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Distrofia di Duchenne: interrotto sviluppo di un farmaco

Duchenne: approvata negli USA la prima terapia genica indicata per la malattia. In Italia per delandistrogene moxeparvovec si dovranno attendere i risultati clinici dello studio EMBARK

Distrofia muscolare di Duchenne: interrotto lo sviluppo del farmaco RG6206. La molecola sperimentale anti-miostatina non si è rivelata efficace nel contrastare la perdita di tessuto muscolare

A inizio novembre, l’azienda farmaceutica Roche ha diffuso una lettera per comunicare ai pazienti affetti da distrofia muscolare di Duchenne (DMD) l’interruzione degli studi sul farmaco sperimentale RG6206, una molecola ad azione anti-miostatinica valutata come potenziale trattamento per la malattia. “SPITFIRE” è il nome dello studio clinico di Fase II/III che era stato pensato per valutare la reale efficacia del farmaco: il trial, in doppio cieco, randomizzato e controllato con placebo, avrebbe dovuto iniziare a breve e avere una durata di 48 settimane.

Il reclutamento dei 166 pazienti con DMD (di età compresa tra i 6 e gli 11 anni) previsti per lo svolgimento della sperimentazione si è concluso il 3 luglio scorso, attraverso un percorso di arruolamento che ha coinvolto 48 centri clinici a livello globale (Stati Uniti, Canada, Argentina, Australia, Giappone ed Europa, tra cui 4 centri in Italia). Poi, però, pochi giorni fa, è arrivata una notizia che ha colto di sorpresa la comunità globale dei pazienti Duchenne: con una lettera, Roche ha annunciato l’intenzione di interrompere la sperimentazione di Fase II/III e, con essa, l’intero programma di sviluppo del farmaco RG6206. La decisione è stata presa sulla base dei risultati registrati nella fase di revisione dello studio, già pianificata dall’azienda al momento dell’ideazione e programmazione dello stesso per monitorarne l’andamento. I dati provenienti da una specifica analisi, infatti, avrebbero indicato come “altamente improbabile che il farmaco potesse rispettare i requisiti richiesti per dimostrarne il beneficio clinico”.

Il trial SPITFIRE era stato disegnato per la valutazione dell’efficacia, sicurezza e tollerabilità di RG6206, una molecola basata su una speciale proteina sintetica, denominata adnectina, che è stata progettata per legarsi alla miostatina e bloccarne l’attività. La miostatina è una proteina appartenente alla categoria dei “fattore di crescita trasformanti” (TGF, Transforming Growth Factor), e la sua normale funzione nell’organismo è quella di regolare, bloccandola, la crescita eccessiva delle fibre muscolari. Il farmaco RG6206 è stato quindi ideato per inibire l’azione della miostatina allo scopo di contrastare la perdita progressiva di tessuto muscolare che caratterizza la distrofia muscolare di Duchenne. La sicurezza e tollerabilità della molecola erano già state verificate in uno studio clinico di Fase I/II ma il trial SPITFIRE, purtroppo, non ha fornito dati incoraggianti sulla sua efficacia nell’essere umano.

Sul sito web dell’associazione Parent Project Aps è possibile leggere la lettera inviata da Roche alla comunità globale dei pazienti con Distrofia muscolare di Duchenne.

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