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Enfisema e bronchite cronica, meglio batterle sul tempo

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Enfisema e bronchite cronica: attenzione alla mancanza di fiato, “marchio di fabbrica” delle patologie. Ecco quali sono i segnali da non trascurare

Il “marchio di fabbrica” della bronchite cronica ostruttiva e dell’enfisema è la mancanza di fiato, dispnea. Questa situazione può intercorrere sia a riposo che durante l’esercizio fisico ed è il sintomo più caratteristico di queste condizioni che minacciano il polmone. Ne parla il Direttore della Pneumologia dell’Ospedale Niguarda.

Enfisema e bronchite cronica: quali sono i segnali da non trascurare?

La storia naturale delle malattie comprende una lunga fase in cui i sintomi, sia la tosse che la dispnea, sono così sfumati e la loro evoluzione risulta così lentamente progressiva da essere giudicati  naturali dal paziente fumatore e quindi sottovalutati. Già in questa fase molte alterazioni funzionali respiratorie sono però presenti e, probabilmente, intervenire precocemente, potrebbe costituire un importante apporto, al fine di interrompere l’evoluzione della patologia. Tuttavia, in questa fase iniziale, solitamente i pazienti sfuggono al controllo clinico e alla valutazione della funzionalità respiratoria.

Cosa fare per intervenire tempestivamente?

Attenzione alla sintomatologia respiratoria. Se compaiono mancanza di fiato da sforzo, tosse, respiro sibilante o senso di oppressione toracica, bisogna chiedere al proprio medico di famiglia di effettuare la spirometria e i test di funzionalità respiratoria. La diagnosi precoce è fondamentale per giocare d’anticipo contro una patologia che con il passare del tempo può avere ricadute molto pesanti sulla qualità della vita.

La mancanza di fiato mentre si salgono le scale è una situazione tipica…

Oltre il 70% dei pazienti con bronchite ed enfisema, presenta dispnea nel salire le scale, mentre il 30-40% riferisce dispnea nelle normali attività quotidiane. Il 40% dei pazienti giunge all’osservazione del medico quando addirittura fa fatica a lavarsi, vestirsi e per tale motivo ha ridotto il suo grado di attività ed è già andato incontro a decadimento muscolare, esponendosi così ad un grave pericolo, visto che proprio l’inattività ed il decadimento muscolare sono i fattori di rischio principali per le forme più gravi. Non solo in movimento, anche a riposo il paziente può avvertire una mancanza di fiato, soprattutto nelle fasi più avanzate della malattia.

C’è anche una stagionalità?

Numerosi studi clinici hanno confermato la rilevante variabilità dei sintomi, che può dipendere dalla stagione, dai giorni della settimana, ma anche dai diversi momenti della giornata. I periodi più difficili intercorrono durante le prime ore del mattino e la notte. Al mattino il sintomo principale è la presenza di tosse ed espettorazione, durante il riposo, invece, si accentuano il respiro sibilante e il senso di oppressione toracica.

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