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Sudan: 120 minori muoiono ogni giorno per denutrizione

Sudan: circa 120 bambini muoiono ogni giorno a causa di denutrizione e cause correlate. Missione del Direttore generale UNICEF Fore: “momento storico per il paese”

On 27 October 2019, (in peach) UNICEF Executive Director Henrietta H. Fore speaks to a woman at Maternal and Child Health Unit (MCH) in the Kadugli Paediatric Hospital in Kadugli, the capital city of South Kordofan State, Sudan. In October 2019, UNICEF Executive Director Henrietta H. Fore’s visit to Sudan comes at a crucial time, as UNICEF mark the 30th anniversary of the adoption of the CRC. UNICEF looks forward to working with the Government of Sudan to provide children associated with armed conflict with crucial protection and reintegration services. Unaccompanied and separated children, who are at-risk, (UASC) are identified and reunified with their family members or placed in small-scale alternative family care. UNICEF works alongside the Government of Sudan to ensure children on the move have access to services that are part of the national system. It is important to explore innovative solutions to reaching the 3.6 million children (37.7% of 5-13 years) who are out of school, with quality education and alternative learning. To achieve gender equality and empowerment of women and girls, UNICEF ensures that girls and boys have equal opportunities, for example by constructing separate toilets for girls and boys. In 2019, approximately 1.86 million persons are displaced, 1.2 million refugees (more than 850,000 South Sudanese refugees) and 324,000 returnees. Every day in Sudan, approximately 120 children in Sudan die due to malnutrition related causes. Malnourished children are also at a risk of life-long physical and cognitive impairment. Passing key legislations including national regulations for National food fortification law; Maternity leave; and Code of marketing of breast milk substitute remains a top priority. UNICEF Sudan continues its support to the National Birth Registration Taskforce to increase birth registration.

Sudan: circa 120 bambini muoiono ogni giorno a causa di denutrizione e cause correlate. Missione del Direttore generale UNICEF Fore: “momento storico per il paese”

Decenni di conflitto e sottosviluppo in Sudan hanno lasciato milioni di bambini vulnerabili:

“In Sudan è un momento storico ed è fondamentale che i diritti dei bambini siano al centro dell’agenda nazionale”, ha detto il Direttore Generale dell’UNICEF, Henrietta Fore, al termine di una missione di 3 giorni nel paese. “Questo è un momento decisivo”, ha dichiarato Fore. “Il Sudan comincia un nuovo capitolo della sua storia, è fondamentale che riconfermi il suo impegno nei confronti dei suoi cittadini mettendo i bambini e i giovani davanti e al centro”.

Durante la missione sul campo, la prima in Sudan, Fore ha incontrato diversi alti rappresentanti di governo, fra cui il primo ministro Abdullah Hamdok e ha visitato Kadugli nel Kordofan meridionale, dove ha incontrato i partner e le comunità. Durante i suoi incontri con le autorità, Fore ha sottolineato la necessità di rendere prioritari i bisogni dei bambini, anche rafforzando le azioni contro la malnutrizione, rispondendo alla crisi dell’istruzione e aumentando gli investimenti per i bambini e i giovani.

Inoltre, a Kadugli, Fore ha incontrato bambini che sono stati separati dalle loro famiglie a causa del conflitto. Ha parlato con i partner che lavorano per smobilitare i bambini precedentemente coinvolti nel conflitto e per aiutare a reintegrarli nelle loro comunità, col supporto dell’UNICEF. “Il reclutamento e l’utilizzo dei bambini nelle forze e nei gruppi armati in Sudan deve finire”, ha continuato Fore. “L’UNICEF sta lavorando con tutte le parti per allontanare i bambini dalle aree di conflitto in prima linea e riportarli nelle loro comunità”.

Fore ha inoltre incontrato adolescenti e giovani sia a Khartoum sia nel Kordofan meridionale, che le hanno parlato delle loro speranze per il loro futuro e quello per il loro paese.

“I giovani del Sudan sono stati il motore del cambiamento. Hanno il diritto di essere ascoltati e di partecipare alle decisioni che riguardano il loro benessere attuale e futuro”, ha concluso Fore.

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