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Pac-Man compie 40 anni: i segreti del gioco

I 40 anni di Pac-Man: i segreti del videogame da record inventato nel 1979 dall’autore di giochi giapponese Toru Iwatani

I 40 anni di Pac-Man: i segreti del videogame da record inventato nel 1979 dall’autore di giochi giapponese Toru Iwatani

Chi tra i 40-50enni di oggi non ricorda con un velo di nostalgia la palla gialla dalla bocca larga che inghiottiva pillole andando su e giu’, avanti e indietro per un labirinto nero? E il suono dello scontro con i fantasmini dagli occhioni grandi da cui bisognava tenersi alla larga?

Quest’anno, spiega l’Agenzia Dire Giovani (www.diregiovani.it) Pac-man compie 40 anni e la sua fama nell’ambito dei videogiochi e’ conservata tutt’oggi.

Un videogame grazioso e semplice messo in commercio nel 1980 ma inventato nel 1979 dall’autore di giochi giapponese Toru Iwatani con un concetto di base: il mangiare.

Un cosiddetto ‘arcade’, ossia che nasce per essere giocato da una postazione pubblica a gettoni e che in seguito, grazie al successo riscontrato, e’ stato pubblicato nelle versioni per console e computer.

Pac-man si basa su regole molto semplici: sfuggire, appunto, ai fantasmini e mangiare tutte le pillole. Portata a termine la missione, si passa ad un livello superiore dove i nemici sono piu’ pericolosi.

Pensato per coinvolgere anche il pubblico femminile, dietro alla ‘pizza senza una fetta’ (la leggenda infatti narra che all’autore sia venuta l’idea di Pac-man mentre mangiava una pizza), si nascondono tante curiosita’: ad esempio che non ha piu’ di 256 livelli a causa di un bug o che in origine si chiamava Puck-Man, riprendendo la parola giapponese paku-paku che significa aprire la bocca, ma il rischio che in America potesse essere storpiato sostituendo la ‘P’ con la ‘F’ era troppo alto e cosi’ gli autori lo chiamarono Pac-Man.

E ancora: nel 1999 e’ stato raggiunto da Billy Mitchell, un videogamer professionista, il punteggio perfetto raggiungibile solo dopo aver superato tutti i livelli, 3.333.360 punti.

I quattro fantasmini hanno una loro personalita’ ben precisa: Blinky, il rosso, e’ il piu’ aggressivo, Pinky, la femmina, e’ la piu’ veloce e furba per le imboscate che riserva, Inky, il blu, e’ il piu’ intelligente, Clyde, l’arancione, il piu’ imprevedibile per i suoi movimenti casuali.

Un’icona, quindi, che ha segnato un’epoca e che infatti nel 2005 e’ entrato nel Guinnes World Record come videogioco commerciale di maggior successo nella storia.

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