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Sindrome ovaio policistico: legami con malattie respiratorie

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Nel 2017 in Italia sono previsti 5.200 nuovi casi

Le donne con sindrome dell’ovaio policistico sono maggiormente esposte a rischio di insufficienza respiratoria secondo un nuovo studio presentato al Congresso di Madrid

Un nuovo studio, presentato al 29° congresso della European Respiratory Society a Madrid, suggerisce che la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) può essere responsabile di una ridotta capacità polmonare in alcune donne, che può portare a sua volta a difficoltà e problemi respiratori.

La sindrome dell’ovaio policistico interferisce con la funzionalità ovarica a causa di uno squilibrio ormonale e può provocare ciclo irregolare, infertilità e una miriade di altri sintomi. Si stima che colpisca una donna su sei e ha una predisposizione familiare.

Malattie respiratorie: non solo uomini e fumatori

La ricerca è stata presentata dalla dottoressa Diana van der Plaat, del National Heart and Lung Institute, Imperial College di Londra. “Si tende a pensare “ ha detto, che “le malattie polmonari come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BCPO) siano molto più comuni negli uomini e nei fumatori, sebbene una nutrita parte dei malati di BCPO non abbia mai fumato. Negli ultimi tempi si è assistito ad un incremento delle malattie polmonari e della loro mortalità nelle donne: noi abbiamo voluto scoprire perché”.

“Il nostro lavoro fa parte di uno studio molto più ampio sui fattori ormonale e sulla salute dei polmoni nelle donne; dato che la PCOS è un disturbo molto comune è importante investigare che ruolo abbia sullo stato di salute dei polmoni”.

Funzionalità polmonare e varianti genetiche: c’è un legame

Per scoprire se la sindrome dell’ovaio policistico porta a una diminuzione della funzionalità polmonare i ricercatori hanno analizzato, con una tecnica chiamata randomizzazione mendeliana, i dati di 182.619 donne provenienti dal progetto Biobank inglese e dati provenienti da studi genetici in tutto il mondo e precedentemente pubblicati.

La funzionalità polmonare è stata misurata tramite spirometria. I ricercatori hanno dunque utilizzato le varianti genetiche associate alla PCOS per investigare se quest’ultima potesse portare a problemi respiratori rilevabili dal test spirometrico.

La probabilità di avere una ridotta capacità polmonare è risultata essere del 10% maggiore nelle donne con PCOS. Le persone con ridotta capacità polmonare sono più a rischio di soffrire di malattie cardiovascolari e hanno un tasso di mortalità per tutte le cause più alto della norma, anche se non è stata diagnosticata loro alcuna malattia respiratoria.

“Abbiamo usato le varianti genetiche perché queste ultime sono fissate già in fase di concepimento e non cambiano col tempo e ciò ha significato poter analizzare la relazione causale tra PCOS e funzionalità polmonare, mostrandoci che la prima può inficiare la seconda”.

“È emerso che le donne con sindrome dell’ovaio policistico mostrano un incremento, sia pur piccolo, della compromissione della funzionalità polmonare che, a sua volta provoca difficoltà respiratorie, con inadeguato scambio di ossigeno e anidride carbonica nel sangue”.

PCOS: non colpisce soltanto gli organi riproduttivi

“Questa ricerca ha messo in evidenza come la PCOS possa interessare varie parti del corpo femminile e non solo l’apparato riproduttivo e i suoi organi. Sono necessarie altre ricerche per capire come PCOS e capacità polmonare siano collegati”.

La correlazione, secondo gli autori, si può collegare a sua volta con i livelli di insulina nel sangue e con il diabete. Infatti, le donne con PCOS sono più propense a sviluppare il diabete e quest’ultimo a sua volta è collegato a una bassa funzionalità polmonare.

I prossimi passi del team della dottoressa Van sono in direzione dell’uso della stessa metodologia per investigare gli effetti di svariati ormoni sulla funzionalità polmonare.

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