Site icon Corriere Nazionale

Siria: migliaia di sfollati dopo gli attacchi turchi

Siria, nuovo allarme UNICEF: oltre 6.500 bambini costretti a fuggire ogni giorno nell’ultima settimana, da dicembre oltre 300mila sfollati

On 11 October 2019 in the Syrian Arab Republic, women and children are transported on the back of a truck as families displaced from Ras Al-ain arrive in Tal Tamer, 75km southeast Ras of Al-ain, having fled escalating violence. In early October 2019, as violence escalates in northeast Syria, many children are at imminent risk of injury, death and displacement. of Ras al-Ain and Tal Abiad. Since the start of the hostilities on 9 October 2019, an estimated 130,000 people have fled from areas around Tal Abiad and Ras Al-ain. Most of the 18,000 people living in Tal Abiad town and 11,000 people living in Ras Al-ain have reportedly fled towards Tal Tamer and Hasakeh City. While most of the displaced are being hosted in the local communities with relatives, some have sought refuge in collective shelters in schools and unfinished buildings. An estimated 33 collective shelters have been identified. In Tal Tamer, 18 schools are hosting an increasing number of IDPs. While significant further displacements continue, UNICEF’s partners have started providing emergency assistance to families arriving at collective shelters in Hassakeh city and Tal Tamar.

Nordest Siria: 70mila bambini sfollati a causa delle violenze, preoccupazione per altri 170mila. UNICEF: 4 minori sarebbero stati uccisi e 9 feriti

Secondo l’UNICEF circa 70.000 bambini sono sfollati a causa delle ostilità nel nordest della Siria, che si sono acuite da una settimana. L’UNICEF conferma che almeno 4 bambini sono stati uccisi e altri 9 feriti. 7 bambini sarebbero invece stati uccisi in Turchia. 3 strutture e veicoli sanitari e 1 scuola sono stati attaccati. La stazione idrica di A’louk che forniva acqua a circa 400.000 persone ad Al-Hasakeh è fuori servizio.

L’UNICEF è preoccupato per almeno 170.000 bambini che potrebbero avere bisogno di assistenza umanitaria a causa delle violenze in corso nell’area.

Nonostante queste violenze, l’UNICEF sta lavorando con i suoi partner per garantire assistenza umanitaria immediata, che comprende:

L’UNICEF continua a supportare la distribuzione di acqua potabile e fornisce servizi per la salute e la nutrizione al campo di Al-Hol, dove vivono circa 64.000 bambini e donne.

“Mentre le violenze continuano ad acuirsi, l’UNICEF chiede ancora una volta alle parti in conflitto e a tutti coloro che possono esercitare un’influenza di proteggere i bambini in qualsiasi momento. Questi combattimenti nel nordest della Siria e ovunque nel paese devono preservare le infrastrutture civili, che non devono essere utilizzate per scopi militari” spiega il direttore generale Henrietta Fore.

Intanto “l’esercito del governo siriano ha il pieno controllo su Manbij e sui territori vicini”: lo ha dichiarato in una nota il ministero della Difesa della Russia, principale alleato di Bashar Al-Assad. Nei giorni scorsi Mosca e Damasco hanno stretto un accordo con le milizie curde che da una settimana difendono la Regione autonoma di Rojava, nella Siria nord orientale, dall’offensiva della Turchia.

Exit mobile version