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Florence Queer Festival, Firenze capitale della cultura lgbt

Dal 15 ottobre ritorna il festival dedicato al mondo lgbt, con film da tutto il mondo, anteprime, registi e scrittori della cultura queer. Fil rouge di questa edizione l’impegno politico e sociale

Una scena del film “Mapplethorpe” dedicato al celebre fotografo

Una diciassettesima edizione, quella del Florence Queer Festival, pronta a regalare forti emozioni. Diretto da Bruno Casinie Roberta Vannucci si terrà dal 15 al 20 ottobre al Cinema La Compagnia di Firenze ed è organizzato da Ireos – Centro Servizi Autogestiti per la Comunità Queer di Firenze, in collaborazione con Arcilesbica Firenze e Music Pool, con il contributo della Regione Toscana e il sostegno del Comune di Firenze.

Nel capoluogo toscano arriveranno anteprime, ospiti, attori, registi e scrittori dal mondo della cultura LGBTA+. File rouge di questa edizione: l’impegno politico e sociale.

Apertura affidata infatti ad una anteprima italiana (ingresso gratuito, proiezione inserita nel Festival dei Diritti promosso dal Comune di Firenze), in collaborazione con l’Istituto Francese di Firenze: ”The spark” di Benoît Marocco,  ospite del FQF, documentario che arriva dalla Francia per raccontare il percorso di origine del “pride”, delle lotte per i diritti e l’uguaglianza. San Francisco, Parigi, New York: dalle repressioni del movimento negli anni ’60 alle battaglie per i matrimoni degli anni 2000. Il quarantenne Benoît, che sarà presente in sala, è al suo quarto film con Spark ma attivo come regista, anche come giornalista e autore, ormai da una ventina di anni e la proiezione fiorentina sarà la prima italiana.

 

Vita & Virginia, il film che racconta il rapporto tra Virginia Woolf e Vita Sackville West

Il 15 ottobre si apre già nel pomeriggio alle 17,30 con la proiezione di due documentari: Fuori! Storia del primo movimento omosessuale in Italia (1971-2011), a cura di Angelo Pezzana, Enzo Cucco e Michele Brignone,e Pisa 1979-2009, la prima marcia gay 30 anni dopo, da un’idea di Andrea Pini (entrambe le proiezioni ad ingresso gratuito, parte del programma Da Stonewall a Firenze. Culture lgbt e rock’n’roll realizzato nell’ambito dell’Estate Fiorentina).

Il mondo LGBTA+ di fronte alle nuove sfide sociali e politiche: come raccontarlo se non grazie ai numerosi lavori documentari che sono stati prodotti in questi ultimi mesi? Documentari italiani come quello firmato da Carlotta Cerquetti, Linfa, un racconto musicale sulla scena underground trans-queerfemminista di Roma Est. Documentari che provengono dall’altra parte dell’oceano per raccontare l’America, gli Stati Uniti del sud subito dopo le elezioni del 2016 grazie al tour del Gay Men’s Chorus di San Francisco (Gay Chorus Deep South – di David Charles Rodrigues, Usa, 2018). Già nel 2018 in FQF aveva dato spazio a film che ripercorrevano la storia del movimento e quest’anno non si è fatto scappare un altro documentario, quello di Megan Rossman, The archivettes, sulla nascita del Lesbian Herstory Archives, il più grande archivio al mondo sulla storia e cultura lesbica. Il racconto di una squadra di volontarie che per 40 anni si sono dedicate alla raccolta ed archiviazione di informazioni e notizie sul tema per sconfiggere la paura dell’oblio. Omaggio a Barbara Hammer, recentemente scomparsa, con History Lessons, irriverente lavoro in cui la regista ripercorre la storia del movimento lesbico manipolando proprio i materiali di archivio, peep show e melodrammi lesbici vintage. Altro documentario che scava in immagini d’archivio, anche se più recenti, Generazione Diabolika, di Silvio Laccetti: immagini di repertorio e interviste per raccontare il party Diabolika, del Muccassassina, che all’inizio del nuovo millennio è diventato un vero e proprio fenomeno sociale. La piccola preziosa anteprima di Mr Dimitris and Mrs Dimitoula di Tzeli Hadjidimitriou, che sarà presente al festival: un documentario di 27 minuti che racconta uno spaccato della Grecia attuale, fatta di danza e canzoni, ma anche della solitudine di un uomo e del suo gatto.

Ci siamo tenuti per ultima la segnalazione di MAPPLETHORPE di Ondi Timoner (Usa 2018, 102’): biopic che esplora l’arte e la sessualità di uno dei più noti fotografi del secolo scorso, Robert Mapplethorpe, famoso per i suoi scatti di nudi in black&white, scomparso giovanissimo, nel 1989, di aids.

Non mancherà comunque la fiction. Orpheus’song di Tor Iben, regista di Where are you going habibi?, attesa anteprima italiana. Un road movie che è assieme anche inno all’amore e alla vita. Wild nights with Emily di Madeleine Olnek racconto di una insolita e selvaggia Emily Dickinson  alle prese con un amore complesso con la cognata Susan. Uno sguardo insolito su una poetessa che in questa lettura acquista ironia e spensieratezza. Vita e Virginia di Chanya Button lungometraggio dedicato ad un’altra incredibile scrittrice come Virginia Woolf. Anche questa una anteprima italiana, celebrazione audace di un legame sentimentale non convenzionale regala la storia di due donne che hanno sfidato le barriere sociali per stare insieme.

Darkroom – Drops of Death, altra anteprima italiana, firmato da Rosa Van Praunheim, che sarà proiettato alla presenza dell’attore protagonista Heiner Bomhard: un thriller ispirato a un fatto di cronaca pieno di suspance e segreti.

Infine, dall’Argentina il film di chiusura, Un Rubio, di Marco Berger, indagine a tutto tondo sul desiderio maschile, la storia di un vortice di passioni che trasformerà una normale convivenza in una relazione impensata.

Il FQF19 rinnova la sua attenzione alle nuove leve del cinema dedicato all’universo gay lesbico, bisex e transgender con la proiezione, tutti i pomeriggio, dalle 17,15, dei corti selezionati per il VideoQueer: corti e cortissimi che arrivano da tutto il mondo.

Il Florence Queer Festival è anche arte e esposizioni.

A cura di Bruno Casini e Luca Locati Luciani “Over the Rainbow 1969-1989. Vent’anni di clubbing e culture LGBT+, da New York a Firenze”. Che connessione c’è tra i movimenti di Stonewall Inn e il capoluogo toscano? Un mese prima degli eventi d’oltre oceano uno sparuto gruppo di omosessuali aveva distribuito volantini per protestare contro le persecuzioni omotransfobiche messe in atto dalla polizia fiorentina a seguito dell’omicidio di Ermanno Lavorini avvenuto a Vecchiano il 31 gennaio di quell’anno. In esposizione ci saranno volantini, riviste e memorabilia di gruppi LGBT+ come il Fuori!, il collettivo Boccadoro o Linea Lesbica Fiorentina.

Cinema, mostre e libri. Cinque presentazioni e un omaggio in ricordo del fotografo, ed amico, Derno Ricci. La prima presentazione il 16 ottobre con I movimenti omosessuali di liberazione di Mariarosa Spolato alla presenza di Nerina Milletti. Il giorno seguente, sempre alle 19, Federica Fabbiani presenterà il suo Sguardi che contano. Il cinema al tempo della visibilità lesbica e il 18 ottobre Margherita Giacobino e Angelica de Palo presenteranno Valerie Solanas e Solanas Mon Amour. Il 19 ottobre, alle 19,30, Come me non c’è nessuno e Non si può fermare l’estate di Anton Emilio Krog che sarà presente assieme a Laura Carpini. La sezione dei QueerBook si chiuderà domenica alle 19,30 con Massimo Prearo che presenterà La gaia critica. Politica e liberazione sessuale negli anni Settanta di Mario Mieli.

Il 19 ottobre alle 11 una mattinata dedicata alla memoria di Derno Ricci, fotografo ritrattista naturalista, a dieci anni dalla sua scomparsa.

Infine, segnaliamo una anticipazione: il 14 ottobre alle 18,30 a Villa Rosa in Piazza Savonarola a Firenze per una Lecture tenuta dal vice Direttore della Syracuse University, Bob Vallier, dal titolo “The state of quel theory today”.

Infoline:

Ireos: 055 216907 MusicPool: 055 240397

info@florencequeerfestival.it

Tutte le proiezioni sono vietate ai minori di 18 anni.

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