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Contemporanea, a Prato il festival che racconta il presente

Dal 20 al 29 settembre a Prato va in scena la ventesima edizione di “Contemporanea Festival”, con 32 compagnie italiane e internazionali che si muovono tra teatro, danza e musica per raccontare l’oggi guardando al domani

“Air” della compagnia francese Didier Theron

 

Il presente è un racconto complesso, se non complicato, ma il festival Contemporanea, a Prato dal 20 al 29 settembre, continua la sua riflessione profonda sul significato di questo tempo, indagandone i processi creativi che cercano di definirlo e metterlo a fuoco. 

“Vivere al tempo del crollo” è il titolo dell’edizione del ventesimo anno, impaginata dal direttore artistico Eodardo Donatini e inserita nella nuova stagione del teatro Metastasio. Con numeri di tutto rispetto, perché in dieci giorni di festival sono 32 le compagnie (9 quelle internazionali) che mettono in cartellone 31 titoli per 51 rappresentazioni.  Teatro, danza e musica si dipanano in tantissimi spazi della città, dai classici Metastasio, Fabbricone, Fabbrichino e Magnolfi fino al Centro Pecci, SpazioK, Cassero Medievale, Manifatture Digitali Cinema e l’ex Chiesa S. Giovanni.  

Milagro Álvarez Leliebre in “Granma Metales de Cuba” (foto Ute Langkafel)

 

“Il contemporaneo è il momento che si colloca tra il passato e il futuro, cercando di rispondere alle esigenze del presente”, ci ricorda Donatini, che anche in questa edizione ha lasciato la piena libertà espressiva alle compagnie ospiti, lasciando fluire liberamente i loro processi creativi. Espressione massima di questa libertà, e vero fiore all’occhiello del festival fin dalla sua nascita nel 2005, la sezione Alveare: in tre serate dodici artisti mettono in scena uno spettacolo di mezz’ora. Quest’anno gli artisti sono tutte donne, e ciascuna affronta un tema diverso, dalle figure femminili nelle opere di Elena Ferrante (Chiara Lagani) al linguaggio usato sui social media, dalla forte connotazione erotica (Licia Lanera), dall’aborto (Daria Deflorian) alla poesia di Baudelaire (Francesca Macrì).  Dal 25 al 27 settembre, dalle 21.30 al Teatro Magnolfi.

Tra le compagnie internazionali arrivano il teatro politico dei tedeschi Rimini Protokoll, un lavoro dedicato a Cuba, sessant’anni dopo la rivoluzione “Granma Metales de Cuba” (21 settembre al Metastasio), la critica e pungente denuncia delle politiche europee degli spagnoli raccontata da Agrupacion Senor Serrano in “Birdie” (25 settembre al Fabbricone), i ballerini d’aria della Compagnie Didier Théron che si muovono in suggestivi costumi di latex gonfiati ad aria (“Air”, il 26 settembre al Museo Pecci), e ancora la ricerca ‘enciclopedica sulla parola’ dei francesi Joris Lacoste e Elise Simonet, la danza della francese Phia Mènard, della portoghese Marlene Monteiro Freitas, dell’indiana Malinka Taneja, il linguaggio in bilico tra danza e performance visiva e sonora della belga Miet Warlop, la travolgente street dance della jamaicana Cecilia Bengolea. 

“Birdie” di Agrupacion Senor Serrano (foto Pasqual Gorriz)

 

Come di consueto Contemporanea Festival accende un focus sulla coreografia nostrana. Alessandro Sciarroni, premiato con il Leone d’oro alla Biennale Danza 2019, presenta il suo “Augusto” che esplora i meccanismi della risata (28 settembre al Fabbricone) . Ancora per la danza al festival arrivano Annamaria Ajmone, Silvia Gribaudi, Claudia Caldarano, Giorgia Nardin, Francesca Banchelli, Luna Cenere e del duo Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi. Inoltre ci sarà l’ultima creazione della Compagnia TPO e la restituzione finale di un laboratorio ‘sensoriale’ di Gabriella Salvaterra.

I prezzi dei biglietti vanno da 16 a 4 euro in base agli spettacoli, abbonamenti giornalieri a tutti gli spettacoli a 15 euro. Tutte le informazioni e il programma del festival sul sito www.metastasio.it

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