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Tumore al testicolo e paternità: un aiuto da crioconservazione

I trattamenti per il tumore al testicolo possono danneggiare, per un tempo provvisorio o in maniera permanente, la fertilità: un aiuto dalla crioconservazione

I trattamenti per il tumore al testicolo possono danneggiare, per un tempo provvisorio o in maniera permanente, la fertilità: un aiuto dalla crioconservazione

I trattamenti per il tumore al testicolo possono danneggiare, per un tempo provvisorio o in maniera permanente, la fertilità. Per questo, prima dell’inizio delle cure, è bene parlare con il medico delle proprie aspettative e valutare la possibilità di attuare strategie per preservare la possibilità di avere un figlio. La crioconservazione – il cosiddetto congelamento del seme – è una possibilità che dovrebbe essere sempre fornita ai pazienti con tumore del testicolo.

La procedura consiste nella raccolta di uno o più campioni di sperma che vengono congelati in azoto liquido a una temperatura prossima ai 200 gradi sotto zero, in modo da poter conservarli per molti anni. La raccolta dello sperma può essere eseguita prima o dopo l’intervento di orchiectomia. In ogni caso, deve avvenire prima dell’inizio della chemioterapia o radioterapia.

Nel dettaglio, ecco gli effetti dei diversi trattamenti per il tumore al testicolo sulla fertilità.

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