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Stato Sociale in libreria con “Sesso, droga e lavorare”

“Sesso, droga e lavorare”, lo Stato Sociale torna in libreria dal 19 settembre. Un romanzo di formazione generazionale che riflette sul mondo del lavoro di oggi

“Sesso, droga e lavorare”, lo Stato Sociale torna in libreria dal 19 settembre. Un romanzo di formazione generazionale che riflette sul mondo del lavoro di oggi

S’intitola “Sesso, droga e lavorare” ed è edito dal Saggiatore il nuovo romanzo de Lo Stato Sociale.

Il collettivo bolognese, riferisce la Dire Giovani (www.diregiovani.it) dopo il successo di “Il movimento è fermo” e “Andrea”, sceglie di tornare con un romanzo di formazione generazionale che riflette sul mondo del lavoro di oggi e cosa voglia dire crescerci dentro.

Il libro sarà disponibile nelle librerie dal 19 settembre e seguirà un tour di presentazioni nel paese arricchite da sessioni di live writing con il pubblico.

Il preorder di Sesso, droga e lavorare è disponibile su Amazon.

Il libro

La vita. Nascere e crescere. Andare male a scuola, occupare la scuola, fare fuga a scuola per andare al parco. Andare al parco e farsi una canna sotto il sole.

Avere le allucinazioni. Pensare a mille cose, non pensare proprio a nulla. Domandarsi che cos’è il nulla? Che forma ha, che odore fa il nulla? Pensare a quanto è bello il sesso, dentro una macchina, dietro un’aiuola. La sera starsene a casa sul letto a sognare. Le stelle, gli abissi, i buchi neri. Nella mente. I Radiohead. Nello stereo. I System of a Down. Sulla maglietta.

E poi d’estate al mare. La spiaggia, gli ombrelloni, le ragazze. La vita. Nascere e crescere, e poi… E poi si va a lavoro. L’ufficio, il capo, la scrivania. Giacca e cravatta. Buongiorno e buonasera.

Perdere il lavoro, trovarne un altro. Perdere l’altro, cercarne uno nuovo. Vivere per lavorare. Lavorare per vivere. Era meglio fare l’università. Fare l’università e capire che non è servita a nulla. Lo stipendio, poco o niente.

Andare a ballare per non pensare al mondo. Il mondo fa schifo ma la vita è bella. Anche quella ragazza è bella. Il suo corpo, bello. La sua voce, bella. Sposarla, farci i figli, forse un giorno divorziare. L’amore. Che cos’è l’amore? L’amore non esiste, non è niente, è tutto. Ma che significa tutto? Com’è fatto il tutto? La vita. Nascere e crescere, e poi…

Sesso, droga e lavorare è l’autobiografia del nostro tempo, un romanzo di formazione scritto dal gruppo che più ha saputo dare voce alle speranze e alle delusioni di un’intera generazione, che racconta chi siamo stati, chi siamo e chi forse saremo. E in cui i protagonisti, alla fine, siamo proprio noi.

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