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Salvini apre la crisi di Governo, Conte risponde

Salvini apre la crisi di Governo: “La maggioranza non c’è più, andiamo al voto”. Il premier Conte: "Venga in Parlamento a spiegare perché vuole la crisi"

Salvini apre la crisi di Governo: “La maggioranza non c’è più, andiamo al voto”. Il premier Conte: “Venga in Parlamento a spiegare perché vuole la crisi”

“Andiamo subito in parlamento per prendere atto che non c’è più una maggioranza, come reso evidente dal voto sulla Tav, e restituiamo velocemente la parola agli elettori”. Con queste parole, riferisce l’Agenzia Dire (www.dire.it) Matteo Salvini liquida il governo gialloverde al termine di un colloquio durato oltre un’ora con il premier Giuseppe Conte.

A stretto giro la replica di Luigi Di Maio, che si appella agli altri partiti per anticipare il voto sulla riforma che prevede il taglio dei parlamentari: “C’è una riforma a settembre, fondamentale, che riguarda il taglio definitivo di 345 parlamentari. E’ una riforma epocale, tagliamo 345 poltrone e mandiamo a casa 345 vecchi politicanti. Se riapriamo le Camere per la parlamentarizzazione, a questo punto cogliamo l’opportunità di anticipare anche il voto di questa riforma, votiamola subito e poi ridiamo la parola agli italiani. Il mio è un appello a tutte le forze politiche in parlamento: votiamo il taglio di 345 poltrone e poi voto”.

LA RISPOSTA DI CONTE

“Venga in Parlamento a spiegare perché vuole la crisi”. Con queste parole il premier Giuseppe Conte risponde al leader della Lega, Matteo Salvini che, dopo una lunga giornata di colloqui, ha aperto ufficialmente la crisi di governo.

“Come ho già chiarito nel corso della mia informativa resa al Senato sulle inchieste russe – prosegue Conte – personalmente non considero il confronto tra governo e Parlamento un molesto orpello del nostro sistema democratico ma la vera essenza della nostra forma di governo e in particolare di una democrazia parlamentare”.

“Spetterà a Salvini, nella sua veste di senatore, spiegare al Paese – continua Conte – e giustificare agli elettori che hanno creduto nella prospettiva del cambiamento le ragioni che lo portano a interrompono bruscamente” l’azione di governo.

SARÀ LA CRISI PIÙ TRASPARENTE DELLA STORIA

“Farò in modo che questa crisi sia la crisi più trasparente della storia repubblicana. Mi riservo di contattare i presidenti di Camera e Senato  per permettere alle Camere di tornare a riunirsi. Il passaggio dovrà svolgersi davanti ai parlamentari che sono i rappresentanti delle Nazione e di tutti  i cittadini. Trasparenza e cambiamento sono stati i valori di questo Governo e vigilerò perché siano rispettati fino all’ultimo giorno”.

CONTE: NON ACCETTERÒ VENGA SVILITO RUOLO DEL PARLAMENTO

“Questo governo ha sempre parlato poco e lavorato molto. Questo governo da me coordinato si è adoperato incessantemente per realizzare innumerevoli progetti di riforma a beneficio di tutti gli italiani. Non accetterò più quindi che vengano sminuiti la dedizione, la passione con cui gli altri ministri, tutti i viceministri, tutti i sottosegretari, insieme a me, hanno affrontato l’impegno di governo. E non posso accettare che sia svilito il cospicuo lavoro svolto dai parlamentari”.

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