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Concorso dirigenti scolastici: attesa per sentenza del Tar

Concorso dirigenti scolastici: il Consiglio di Stato accoglie il ricorso del MIUR, la procedura di reclutamento va avanti. Codacons: la partita non è finita

I presidi stanno solo applicando la legge per la Ministra

Concorso per dirigenti scolastici: domani il Tar del Lazio si esprime sul ricorso presentato dal Codacons che chiede l’annullamento del decreto con gli ammessi all’orale

Domani il Tar del Lazio (sez. III bis, Presidente Giuseppe Sapone) deciderà il destino dei tanti candidati che avevano partecipato al concorso per dirigenti scolastici indetto dal Miur. Il tribunale amministrativo si pronuncerà infatti domani, 2 luglio, sul ricorso promosso dal Codacons in cui si chiede l’annullamento del decreto Dipartimentale del Ministero dell’Istruzione n.395 del 27 marzo 2019, recante l’elenco dei candidati ammessi a sostenere la prova orale del Corso-concorso nazionale per titoli ed esami finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici presso le istituzioni scolastiche statali.

Alla base dell’iniziativa legale dell’associazione una lunga serie di irregolarità registrate durante lo svolgimento delle prove che hanno di fatto danneggiato i partecipanti: la prova scritta, contrariamente a quanto previsto dal bando, non è stata infatti unica a livello nazionale, con evidente disparità di trattamento ai danni di quanti hanno svolto prima le prove scritte.

Decisioni disomogenee sul territorio nazionale in merito poi alla possibilità di consultazione dei testi di legge: in alcune regioni gli U.S.R. hanno dato indicazioni precise in merito alla consultazione dei testi di legge, mentre in altre regioni sono state riscontrate condotte improntate alla libera iniziativa degli addetti alla vigilanza.

La prova, inoltre, è stata “non simultanea” sul territorio nazionale, considerando che in alcune realtà è iniziata alle 10.30, in altre alle 11.00, in altre ancora alle 11.50, con evidente vulnus ai principi di equità̀, par condicio e trasparenza. E ancora: quesiti non adeguati al tempo e alle dotazioni dei PC delle scuole sedi di esame e Prove di lingua con brani lunghi e difficoltà diversificate per la presenza di hardware obsoleti (tastiere non funzionanti).

“Il TAR del Lazio – ricorda il Codacons – si è già pronunciato in casi analoghi accogliendo le ragioni dei ricorrenti. Ci aspettiamo quindi per domani una decisione favorevole ai tanti candidati non ammessi alle prove orali, evidentemente danneggiati dalle irregolarità di questo concorso”.

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