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Tempio di San Biagio partecipa alla Lunga Notte delle Chiese

Da oggi il Tempio di San Biagio a Montepulciano riapre le sue porte ai pellegrini  e ai visitatori dopo la chiusura per l'emergenza Covid-19

Il Tempio di San Biagio di Montepulciano, in provincia di Siena, partecipa alla quarta edizione de “La Lunga Notte delle Chiese”, in programma venerdì 7 giugno

Il Tempio di San Biagio di Montepulciano, in provincia di Siena, partecipa alla quarta edizione de “La Lunga Notte delle Chiese”, in programma venerdì 7 giugno

Il Tempio di San Biagio partecipa alla quarta edizione de “La Lunga Notte delle Chiese”, la grande notte bianca in programma venerdì 7 giugno a partire dalle ore 21.15 in 150 luoghi di culto italiani e internazionali. Una serata nella quale si fonderanno cultura, arte, musica e teatro in una chiave di riflessione e spiritualità. Per l’edizione 2019 è stato scelto un tema comune, quello della luce, intesa nelle sue molteplici sfumature, partendo da una domanda che vuole essere rivolta ai visitatori: “Da quale luce mi lascio illuminare?”.

Per l’occasione, dopo un’introduzione al tema e alla serata con il coro Vox Jubilans, presso il Tempio di San Biagio a Montepulciano verranno proposte un’inedita lettura fotografica notturna dell’edificio rinascimentale progettato dal Sangallo, a cura di alcuni associati del Photoclub Poliziano, una lettura della poesia “Passaggio a…” di Mario Luzi e una lettura artistica della vetrata di Michelangelo di Cipriano da Cortona, il tutto intervallato da intermezzi musicali con organo. Al termine della serata sarà possibile accedere al loggiato della Canonica.

“E’ per noi motivo di grande vanto partecipare alla quarta edizione di questa preziosa iniziativa internazionale – spiega il Parroco don Domenico Zafarana -. Sarà un modo per far conoscere ancora meglio le tante bellezze del Tempio di San Biagio, considerato dal Ministero “monumento nazionale di prima fascia” e che rientra tra i monumenti architettonici più studiati in Italia. Il tema della luce è molto presente nell’edificio, in particolar modo attraverso la vetrata che proprio venerdì prossimo verrà illustrata dal punto di vista teologico, oltre che artistico”.

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