Site icon Corriere Nazionale

Cicloni in Mozambico: vaccinati oltre 1 milione di minori

Missione in Mozambico del Direttore generale dell'UNICEF Henrietta Fore nell'area colpita di Beira una settimana dopo l'impatto del ciclone Idai: emergenza umanitaria per milioni di persone

On 22 March 2019 in Beira in Mozambique, UNICEF Executive Director Henrietta H. Fore speaks with internally displaced people as she visits a secondary school used to shelter evacuees from Cyclone Idai. Tropical cyclone Idai, carrying heavy rains and winds of up to 170km/h (106mp/h) made landfall at the port of Beira, Mozambique’s fourth largest city, on Thursday 14 March 2019, leaving the 500,000 residents without power and communications lines down. On 23 March 2019, according to initial government estimates, 1.8 million people across the country, including 900,000 children, have been affected by the cyclone which slammed into the country last week. However, many areas are still not accessible and UNICEF and partners on the ground know that the final numbers will be much higher. UNICEF is concerned that flooding, combined with overcrowded conditions in shelters, poor hygiene, stagnant water and infected water sources, is putting them at risk of diseases like cholera, malaria and diarrhoea. Initial assessments in Beira indicate that more than 2,600 classrooms have been destroyed and 39 health centers impacted. At least 11,000 houses have been totally destroyed. In Beira, Fore visited a school which had turned into a shelter for displaced families. Classrooms were converted into overcrowded bedrooms with limited access to water and sanitation. A UNICEF warehouse was severely damaged in the cyclone, causing the loss of essential supplies that had been pre-positioned before the cyclone made landfall. Cyclone Idai started as a tropical depression in Malawi, where it forced families from their homes into churches, schools and public buildings. Nearly half a million children are affected. After Mozambique, the cyclone moved to Zimbabwe where it caused significant damage to schools and water systems. Children need to regain access to health, education, water and sanitation, and to heal from the deep trauma they have just experienced. UNICEF is appealing for $30 mill

Cicloni in Mozambico: vaccinati 700 mila bambini contro la polio, oltre 650 mila contro morbillo e rosolia nella Settimana della Salute

In Mozambico più di 700.000 bambini colpiti dal Ciclone Idai sono stati vaccinati contro la polio, oltre 650.000 bambini contro morbillo e rosolia. Le squadre di vaccinatori hanno anche raggiunto circa 700.000 bambini con integratori di Vitamina A, curato contro i parassiti intestinali più di 550.000 bambini; oltre 650.000 ragazze adolescenti hanno ricevuto integratori di ferro e acido folico e circa 700.000 bambini sono stati sottoposti a esami per verificare lo stato di malnutrizione e i casi acuti sono stati indirizzati a trattamenti salvavita.

L’UNICEF con i suoi partner, fra cui l’OMS, sta supportando il Governo nella Settimana della Salute nei 21 distretti più colpiti delle Province di Sofala, Manica, Inhambane e Zambézia. L’UNICEF apprezza il grande impegno degli operatori sanitari per superare tutte le barriere e raggiungere ogni comunità con un pacchetto ampio e integrato di servizi per promuovere la salute e la nutrizione di bambini e donne in stato di gravidanza.

Supportando con orgoglio questi sforzi, l’Ambasciatrice locale dell’UNICEF e artista musicale Neyma si è unita agli operatori dell’UNICEF. Neyma insieme a Radio Mozambico, radio delle comunità locali e unità multimedia mobili, hanno raggiunto le comunità per spiegare l’importanza dei servizi per la salute e la nutrizione della campagna.

Sempre più comunità stanno facendo ritorno alle proprie case devastate o vengono assegnate ad aree più sicure in cui le infrastrutture di base e i servizi devono essere costruiti da capo. Molte famiglie hanno perso tutto.

“I bambini sotto i 5 anni e le donne in stato di gravidanza stanno affrontando pericolosi rischi di salute e nutrizione, in seguito ai devastanti cicloni in Mozambico” ha dichiarato Michel Le Pechoux, Vice rappresentante UNICEF in Mozambico. “La settimana della salute è un passo importante nel ristabilire servizi sanitari di base, soprattutto per bambini e donne in stato di gravidanza colpiti dal Ciclone Idai. L’UNICEF è impegnato a lavorare con il Ministro della Salute, altri partner e con le comunità per assicurare che tutti i bambini siano vaccinati, ricevano integratori di Vitamina A e altro supporto nutrizionale di cui hanno bisogno per sopravvivere e crescere e assicurare che il loro diritto a un’assistenza sanitaria primaria di qualità venga rispettato.”

Nelle aree colpite dal Ciclone Kenneth, appena due settimane fa, l’UNICEF sta lavorando intensamente con i suoi partner per supportare la risposta guidata dal Governo per curare e prevenire ulteriori epidemie di colera e di altre malattie legate all’acqua. Il Ciclone Kenneth ha causato forti danni ai sistemi elettrici urbani utilizzati per la fornitura idrica e le dure piogge hanno infettato molti pozzi rendendoli inutilizzabili.

Subito dopo il ciclone, l’UNICEF e i suoi partner hanno iniziato a fornire acqua sicura per l’emergenza alle famiglie nei rifugi temporanei. Il rapido ripristino dei sistemi idrici urbani danneggiati e il trattamento delle fonti d’acqua nei pozzi contaminati sono stati i primi risultati. Inoltre, l’UNICEF e i suoi partner hanno distribuito alle famiglie prodotti per il trattamento delle acque nei centri per il colera nella città di Pemba, raggiungendo 134.000 persone. Le squadre per il raggiungimento delle comunità, composte da comitati per la salute volontari, stanno lavorando nei quartieri per diffondere conoscenze tra le famiglie su come rimanere al sicuro dal colera e da malattie legate all’acqua.

Per prevenire la diffusione del colera, l’UNICEF con i suoi partner nella task force per il colera guidata dal Governo sta lavorando con i team di Risposta Rapida, immediatamente dispiegati presso le famiglie in cui sono stati riportati casi, disinfettando le case e intensificando il trattamento delle acque nelle case vicine.

Ieri a Pemba, la task force per il colera guidata dal Governo ha lanciato una campagna di vaccinazione contro il colera, con il supporto dell’UNICEF e dei suoi partner. Il 12 maggio, l’UNICEF ha consegnato Vaccini Orali per il Colera per raggiungere più di 250.000 persone nelle aree colpite dal Ciclone Kenneth,acquistati con il sostegno economico della GAVI (Global Alliance for Vaccine and Immunization). Le squadre supportate dall’UNICEF stanno portando avanti programmi per la diffusione di informazione e stanno lavorando insieme con leader religiosi e di comunità. Durante il periodo del Ramadan, vengono messe in atto ulteriori misure per consentire a coloro che distribuiscono il vaccino orale contro il colera di rispettare i bisogni delle comunità.

“Il colera e altre malattie infettive continuano ad essere la principale minaccia per i bambini e le famiglie in questi primi giorni dopo il Ciclone Kenneth,” ha continuato Michel Le Pechoux, Vice rappresentante UNICEF in Mozambico. “Le due fasi della campagna per la vaccinazione orale contro il colera rappresentano un altro passo chiave nel fermare l’epidemia della malattia, allo stesso tempo siamo focalizzati sul nostro obiettivo di fornire acqua e servizi igienico sanitari sicuri,” ha detto. “Ci troviamo ancora in giorni critici di risposta all’emergenza per raggiungere tutte le famiglie colpite dal Ciclone Kenneth e abbiamo una lunga strada da percorrere perché ogni bambino sia al sicuro e in salute.”

“Prevenire epidemie di colera a diarrea acquosa acuta è fondamentale per salvare le vite dei bambini in questi primi giorni dopo il Ciclone Kenneth,” ha dichiaro James McQueen Patterson, Responsabile per la Salute dell’UNICEF. ”I bambini sono particolarmente vulnerabili a malattie diarroiche, lavorando con esperti per l’acqua e i servizi igienico sanitari, per la comunicazione e la salute, noi tutti siamo impegnati in una corsa contro il tempo per fermare l’epidemia di colera. Possiamo farcela solo lavorando come una squadra.”

Exit mobile version