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Da Jovanotti alla Pausini: esposto di Assomusica per secondary ticketing

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Secondary ticketing: Assomusica, l’associazione degli organizzatori e produttori di spettacoli di musica dal vivo chiede di applicare la legge contro il bagarinaggio e segnala un elenco di biglietti a prezzi maggiorati

Assomusica, l’associazione degli organizzatori e produttori di spettacoli di musica dal vivo, ha presentato un esposto denuncia all’autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) e all’Antitrust (AGCM) per chiedere di sanzionare i siti di secondary ticketing. L’associazione, alla quale aderiscono oltre 120 imprese che realizzano l’80% dei concerti in Italia, ha segnalato all’AGCOM, allegando una serie di documenti, le maggiorazioni fino a 15 volte e oltre dei prezzi ufficiali dei biglietti sui siti “Viagogo”, “StubHub” e “MyWayTicket” per alcuni concerti come ad esempio i tour di Jovanotti, di Laura Pausini e Biagio Antonacci, piuttosto che per i concerti di Elisa, The Giornalisti e Jack Savoretti.

«Chiediamo all’autorità a cui vengono attribuiti i poteri di controllo» – spiega il Presidente di AssomusicaVincenzo Spera– «di fare applicare la legge contro il secondary ticketing (legge n. 232 dell’11 dicembre 2016) e in particolare il comma 545 che prevede sanzioni pecuniarie da 5000 a 180 mila euro per quanti illecitamente fanno lievitare i prezzi dei biglietti a discapito dei consumatori finali. La soluzione individuata dal Governo del biglietto nominativo nel settore della musica live» – prosegue Spera– «riteniamo che oltre a non essere necessaria, comporterà danni certi agli operatori del settore, sia per i maggiori costi da sostenere per i servizi di controllo, sia per l’enorme allungamento dei tempi di afflusso agli eventi e sia per la perdita di tutte quelle forme di prenotazione, promozione e regalo di biglietti, non più consentite allo spettatore, che comporteranno una sicura contrazione delle vendite».

Assomusica – si legge nell’esposto inviato all’AGCOM e per conoscenza all’Antitrust (AGCM) e pubblicato sul sito ufficiale dell’associazione – nella sua veste di associazione di categoria considera quali primari valori da proteggere, nel contesto della propria attività e a tutela di propri associati e del mercato in cui essi operano, sia il diritto dei consumatori a poter accedere nel massimo numero possibile agli eventi organizzati pagando (solo) il prezzo ufficiale fissato dallo stesso organizzatore, sia il diritto degli artisti a non vedere alimentato attorno alla propria performance un mercato parallelo e opaco di compravendita di titoli di ingresso a prezzi spesso maggiorati di molte volte rispetto al prezzo ufficiale.

Nell’esposto denuncia Assomusica segnala ad AGCOM che per il tour “Jova Beach Party” di Jovanotti a fronte di un biglietto con posto unico fissato a 52 euro per la data del 28 agosto a Lignano Sabbiadoro, su Viagogo si può arrivare a fino a 300 euro, cioè 6 volte in più (+500%). Per altre date (ad esempio 6 e 27 luglio 2019) su MyWayTicket si può arrivare a 402 euro ma su StubHub si toccano anche i 960 euro (+ 1750%). Per il concerto di Elisai biglietti ufficiali, che vanno da 31 a 80 euro, su Viagogo toccano anche i 395 euro (+ 390%). Per il tour di Laura Pausini e Biagio Antonaccii prezzi stabiliti partono da 35 euro fino a 70 euro ma su StubHub possono arrivare a 265 euro (+230%). Situazione analoga (+260%) per il concerto del gruppo The Giornalisti: i biglietti fissati fra 30 e 70 euro StubHub li propone anche a 265 euro. C’è, infine, Jack Savoretti, che da 30 euro, sempre su StubHub, vengono venduti a 144 euro (+380%).

«Avevamo confidato» – scrive fra l’altro nell’esposto Assomusica– «che l’illegittimo mercato parallelo dei titoli di ingresso trovasse finalmente freno e sanzione per effetto dell’applicazione nel nuovo quadro normativo volto a rimuovere la diffusa illegalità di comportamento degli operatori del mercato secondario, ma dobbiamo, però, rilevare che la normativa introdotta dal Comma 545 è sostanzialmente rimasta, ad oggi, “lettera morta”. Da tempo, infatti, Assomusica, direttamente o per il tramite dei propri associati, sta monitorando i siti dei più noti operatori di “secondary ticketing”, rilevando come sugli stessi continuino ad apparire offerte di vendita di titoli di ingresso largamente superiori al valore nominale dei titoli offerti in vendita».

UNC: vergogna, ora biglietti nominativi

“Vergognoso! Ricarichi assurdi e intollerabili. Bene, quindi, che sia stato presentato un esposto” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, l’associazione che per prima ha sollevato il problema del secondary ticketing, presentando il primo esposto all’Antitrust.

“Ora, però, oltre a sanzioni esemplari, attendiamo i biglietti nominativi, che secondo l’emendamento Battelli inserito nell’ultima legge di Bilancio dovrebbero scattare a partire dal prossimo primo luglio per spettacoli in impianti con capienza superiore a 5.000 spettatori, vero argine al fenomeno del bagarinaggio” conclude Dona.

Codacons: oscurare siti secondary ticketing

Bene per il Codacons l’esposto presentato da Assomusica ad Agcom e Antitrust per chiedere di sanzionare i siti di secondary ticketing.

“Purtroppo il vergognoso fenomeno del bagarinaggio online, denunciato per la prima volta in Italia proprio dal Codacons, prosegue senza sosta e danneggia migliaia di utenti italiani, costretti a tariffe abnormi per acquistare biglietti di concerti ed eventi – spiega il presidente Carlo Rienzi –. I siti secondari che realizzano speculazioni sui prezzi vanno però oscurati con urgenza, in modo da togliere loro ossigeno ed evitare la prosecuzione dei reati a danno dei cittadini”.

“Al momento l’unica possibilità per combattere il fenomeno del secondary ticketing resta la nominatività dei biglietti, provvedimento che partirà dal prossimo luglio e consentirà di bloccare le speculazioni e la rivendita di ticket a prezzi maggiorati” – aggiunge Rienzi.

Intanto il Codacons sta costituendo uno staff specializzato per raccogliere tutte le illegalità e denunciare tutti i responsabili del bagarinaggio online per associazione a delinquere finalizzata alla truffa commerciale, e si attende che le società di ticketing oneste aderiscono a questo progetto.

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