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Dissesto idrogeologico: 500 milioni per la Calabria

Dissesto idrogeologico: ministero dell'Ambiente e Regione Toscana firmano IV atto integrativo dell’Accordo di programma che dà il via a 8 nuovi interventi urgenti

Un team multidisciplinare di ricercatori ENEA ha messo a punto una metodologia innovativa per prevedere intensità e percorso dei “fiumi di fango”, frane dagli effetti particolarmente catastrofici, e individuare aree e infrastrutture a rischio

Stanziati 500 milioni di euro per il dissesto idrogeologico in Calabria. Il ministro dell’Ambiente Costa: “Attenzione costante per le criticità ambientali e per questa regione ingiustamente trascurata”

Oltre 250 milioni di euro per gli interventi per la riduzione del rischio idrogeologico in Calabria sono stati stanziati dal ministero dell’Ambiente tramite accordi di programma con la Regione negli ultimi otto anni, circa 30 milioni solo nel 2018, cui vanno aggiunti nel 2018-2019 altri finanziamenti in corso di perfezionamento, pari a circa 20 milioni di euro, e quelli provenienti dal Patto per lo sviluppo della Regione Calabria, che ammontano a circa 300 milioni. Oltre 500 milioni di euro, complessivamente, nei quali sono inclusi gli interventi per la difesa dall’erosione costiera.

“Il ministero dell’Ambiente – afferma il ministro Sergio Costa – e il governo si sono attivati concretamente per la Calabria, una splendida terra ingiustamente trascurata. Lo dimostrano gli oltre 500 milioni di euro stanziati per il dissesto idrogeologico della regione, per  le opere di manutenzione e i danni da esso provocato, e il ddl ‘Cantiere ambiente’, un piano dettagliato per la messa in sicurezza dell’Italia dal rischio idrogeologico, che riordina il sistema affastellato di disposizioni normative e che razionalizza risorse e poteri e fa risparmiare circa il 70% di tempo per l’erogazione e la realizzazione delle opere”.

“Lo dimostrano anche – prosegue Costa – l’attenzione costante del governo alle criticità ambientali del territorio, dal sistema fognario depurativo alle discariche alla bonifica e messa in sicurezza delle aree inquinate, e la presenza a Reggio Calabria, per il Consiglio dei ministri. Un segnale forte e concreto che i calabresi meritano”.

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