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Scuole sicure: 4,2 milioni per 100 comuni beneficiari

Carenza di segretari comunali, alla Camera approvata la mozione presentata dal deputato abruzzese Camillo D'Alessandro (Italia Viva) per cercare una soluzione alla drammatica emergenza

I fondi previsti dalla Legge di bilancio serviranno per interventi su scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio municipale. I comuni dovranno iniziare i lavori entro maggio

Stanziati per i comuni fondi per iniziative di prevenzione dello spaccio e contro il degrado. La circolare ai prefetti con le modalità di accesso ai fondi

Con 4,2 milioni di euro il Fondo per la sicurezza urbana finanzierà anche iniziative di prevenzione e contrasto dello spaccio di droga nei pressi degli istituti scolastici. Ne potranno usufruire 100 comuni per installare sistemi di videosorveglianza o per lanciare campagne informative. I comuni potranno anche usarli per piani di intensificazione dei servizi di controllo della Polizia locale.

Tutte le indicazioni e le modalità di accesso alle risorse sono contenute in una circolare destinata ai prefetti che cureranno la raccolta dei progetti sul territorio.

«La droga è una emergenza nazionale, sono pronto a convocare i rappresentanti delle comunità e di tutti i soggetti interessati. Chi pensa che la droga non sia un problema sbaglia di grosso, soprattutto nei dintorni delle scuole. I venditori di morte vanno colpiti e contrastati duramente», dichiara il ministro dell’Interno Matteo Salvini.  «Confermiamo l’impegno concreto a favore degli amministratori locali, rafforzando un’iniziativa che abbiamo inaugurato un anno fa, dedicando risorse specifiche per contrastare gli spacciatori vicino alle scuole.  Siamo sempre più attenti alle esigenze del territorio. Con il Decreto sicurezza abbiamo dato più poteri e fondi ai sindaci, abbiamo iniziato a rafforzare tutte le questure d’Italia e abbiamo dato risorse aggiuntive per la videosorveglianza dei Comuni, per la Province, per i paesi sotto i 20mila abitanti. E oggi continuiamo in questa direzione. Dalle parole ai fatti», precisa.

La domanda per usufruire delle risorse deve essere presentata dai comuni, entro il 31 maggio, presso la prefettura di competenza che ne verifica l’ammissibilità.

I beneficiari sono stati individuati tenendo conto della popolazione residente. Esclusi i comuni che hanno già usufruito del contributo o già destinatari di risorse dello stesso fondo.

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