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Decreto flussi: ingresso in Italia per 18mila stagionali

Emersione dei rapporti di lavoro: presentate più di 207mila domande. Sono quasi 13mila le richieste di permesso di soggiorno temporaneo

Decreto flussi 2019: ingresso in Italia per 30.850 lavoratori non comunitari, sono 18mila i posti previsti per gli stagionali

Saranno 30.850 i lavoratori non comunitari che potranno fare ingresso regolarmente in Italia con il decreto flussi 2019 (Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 marzo 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale ​Serie Generale n. 84 del 9 aprile 2019).

Le quote di ingresso, che il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvederà a ripartire tra le regioni e le province autonome, sono così distinte:

Come presentare la domanda

Coldiretti: ora velocizzare l’iter burocratico

“Dal “click day”, fissato dal Decreto flussi per mercoledì 24 aprile – sottolinea la Coldiretti – è possibile presentare le domande di ingresso on line per i lavoratori stagionali extracomunitari che troveranno occupazione soprattutto in agricoltura che, insieme al turismo, è il settore con maggiori opportunità occupazionali in particolare nelle grandi campagne di raccolta delle principali produzioni Made in Italy: dalla frutta alla verdura, dai fiori al vino fino, ma anche negli allevamenti”.

In totale fra stagionali e permanenti sono 345mila i lavoratori stranieri impiegati in agricoltura, per un totale di giornate di occupazione pari a 29.437.000.

“In base all’ultimo Testo Unico sull’Immigrazione – spiega Coldiretti – risultano semplificati anche i requisiti per la richiesta del permesso stagionale pluriennale e la procedura di accoglimento dell’istanza per “silenzio-assenso”, essendo sufficiente che lo straniero abbia fatto regolare ingresso con permesso di soggiorno stagionale almeno una volta nei cinque anni precedenti per potervi avere accesso”.

“Adesso occorre fare presto con l’iter burocratico sia in Italia che nei nostri consolati all’estero al fine di consentire alle imprese di poter assumere il personale nel momento del bisogno” aggiunge la Coldiretti.

I lavoratori immigrati sono una componente bene integrata nel tessuto economico e sociale come nel caso della raccolta delle fragole nel Veronese, della preparazione delle barbatelle in Friuli, delle mele in Trentino, della frutta in Emilia Romagna, dell’uva in Piemonte fino agli allevamenti da latte in Lombardia dove a svolgere l’attività di bergamini sono soprattutto gli indiani mentre i macedoni sono coinvolti principalmente nella pastorizia.

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