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Rimborsi fatture a 28 giorni: arriva un altro rinvio

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Le compagnie telefoniche devono immediatamente ritirare gli aumenti delle tariffe annunciati da Aprile

Slitta ancora la decisione del Consiglio di Stato sui rimborsi delle compagnie telefoniche agli utenti per la fatturazione a 28 giorni dichiarata illegittima

Rinvio sulla questione della tariffe telefoniche a 28 giorni e relativi rimborsi: il Consiglio di Stato avrebbe rimandato tutto a fine maggio.

“Una vergogna! Siamo all’ennesimo rinvio! La giustizia continua a non funzionare, assecondando la politica dilatoria delle compagnie telefoniche, che si arrampicano sui muri e sugli specchi pur di rinviare il sacrosanto rimborso agli utenti” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Per il Codacons ancora una decisione dei tribunali che getta caos sulla vicenda delle bollette a 28 giorni. Lo afferma l’associazione, commentando la decisione del Consiglio di Stato che avrebbe rimandato di un mese la decisione sui rimborsi spettanti agli utenti.

“Per gli utenti della telefonia non c’è pace – afferma il presidente Carlo Rienzi – Oltre 10 milioni di italiani attendono da mesi i rimborsi cui hanno diritto per aver subito le illegittime bollette a 28 giorni che hanno prodotto un illecito rincaro delle tariffe. Dai tribunali arrivano però sentenze contrastanti e continui rinvii delle decisioni che gettano caos nella vicenda e avvantaggiano unicamente le compagnie telefoniche, permettendo loro di non corrispondere i rimborsi che secondo l’Agcom sono dovuti agli utenti”.

“Attendiamo ora di leggere le motivazioni del Consiglio di Stato e sulla base di quelle valuteremo le azioni da intraprendere a tutela dei consumatori italiani” conclude Rienzi.

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