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Brexit: Coldiretti e Princes insieme per filiera pomodoro

Siglato uno storico accordo di filiera siglato da Coldiretti e Princes per la salvaguardia del pomodoro made in italy: ecco i contenuti del patto

Siglato uno storico accordo di filiera siglato da Coldiretti e Princes per la salvaguardia del pomodoro made in italy: ecco i contenuti del patto

Nel contesto post-Brexit, storico patto Italia-Regno Unito per la sostenibilità e l’etica del pomodoro in Italia tra Coldiretti, la principale associazione di rappresentanza degli imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo, e Princes Industrie Alimentari, società che gestisce a Foggia il più grande stabilimento in Europa per la trasformazione del pomodoro e parte di Princes, primario gruppo internazionale del food&beverage del Regno Unito. Hanno siglato un Accordo Nazionale di Filiera per la sostenibilità e l’etica della filiera “Pomodoro 100% Italiano”.

Coldiretti e Princes uniscono i propri sforzi per sostenere il “Made in Italy” della filiera del pomodoro valorizzandone l’elevata qualità e l’identità nazionale, con l’obiettivo di ridare competitività a un comparto strategico per l’agricoltura italiana, assicurando un futuro sostenibile e duraturo a tutta la filiera. Il tutto attraverso la definizione di un “Accordo di Filiera” rivoluzionario che garantisce produzioni di qualità eccellenti, sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale: da sempre obiettivi strategici e distintivi dell’azienda, ora condivisi con Coldiretti. I coltivatori si vedranno riconosciuto un prezzo di acquisto “equo”, basato sugli effettivi costi sostenuti per rispettare il disciplinare di produzione previsto dall’Accordo di Filiera triennale e basato su una equa pianificazione degli investimenti.

Nel contesto dell’accordo, Princes e Coldiretti svilupperanno congiuntamente un’innovativa piattaforma digitale basata sulla tecnologia blockchain che per la prima volta in Italia verrà applicata a un prodotto trasformato industrialmente. La piattaforma garantirà la tracciabilità del prodotto lungo tutta la filiera e il rispetto di tutti i requisiti previsti con forti benefici in termini di sicurezza, efficienza e automazione delle transazioni interaziendali. La blockchain, grazie a registri informatici distribuiti e concatenati, fornirà ulteriore garanzia che il pomodoro provenga da cooperative che rispettano gli standard etici richiesti.

Siglato alla presenza dell’Ambasciatore britannico presso la Repubblica Italiana Jill Morrisl’accordo rafforza il legame fra l’Italia e il Regno Unito che condivide con il nostro Paese il valore della propria esperienza nel contrasto alle forme di caporalato e promuove la cultura della legalità in una filiera determinante per l’export italiano.

 “L’accordo rientra nell’azione di responsabilizzazione dal campo allo scaffale promossa da Coldiretti per garantire che dietro tutti gli alimenti in vendita ci sia un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavoro, con un’equa distribuzione del valore – sottolinea Ettore Prandini, presidente di Coldiretti -. Ma l’intesa con Princes rappresenta anche un prezioso volano di sviluppo per il territorio del Mezzogiorno, dove l’agricoltura si dimostra un settore capace di garantire lavoro e opportunità di futuro”.

“Siamo orgogliosi di condividere con Coldiretti il nostro impegno quotidiano per sostenere la filiera del pomodoro pugliese basandoci sull’applicazione di pratiche di lavoro etico e su condizioni economiche eque e sostenibili per tutti i nostri fornitori di pomodoro. Nell’ambito del nostro impegno, crediamo che questo “Contratto di Filiera” sia un’ulteriore accelerazione e una pietra miliare per il futuro di tutto il settore – commenta Gianmarco Laviola, Amministratore Delegato di Princes Industrie Alimentari – e speriamo venga presto seguito da altri attori della filiera, con i quali siamo sempre disponibili a condividere obiettivi comuni.”

Princes lavora nello stabilimento di Foggia – il più grande sito industriale d’Europa – unicamente pomodoro di origine pugliese e si rifornisce esclusivamente da produttori che rispettano i più alti standard in tema di lavoro etico, secondo le certificazioni “Global G.A.P. GRASP” o “SA8000”.

Con il supporto di Coldiretti, l’azienda vuole ulteriormente sostenere e promuovere la filiera del pomodoro pugliese, unica al mondo per la qualità del prodotto e che da sola contribuisce per circa il 30% all’interovolume del pomodoro italiano da industria.

I contenuti dell’accordo tra Coldiretti e Princes

I produttori associati a Coldiretti che sottoscriveranno questo “Contratto di Filiera” si impegnano a rispettare un disciplinare di produzione altamente sfidante, in grado di garantire produzioni di qualità eccellenti, sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale, elementi imprescindibili per assicurare un futuro prospero alla filiera del pomodoro pugliese.

Princes offre ai produttori associati a Coldiretti la possibilità di sottoscrivere contratti di fornitura della durata di 3 anni, introducendo così un’innovazione senza precedenti per la filiera in Italia, riconoscendo anche un prezzo “equo” per il pomodoro, cioè basato sugli effettivi costi sostenuti.

Princes è a fianco di Coldiretti nella sua battaglia contro l’”Italian sounding” e questo accordo contribuirà a contrastare il fenomeno, valorizzando in maniera univoca la qualità inimitabile del pomodoro pugliese.

Riconoscendo la determinazione e l’impegno di Princes a favore della promozione degli standard etici nei rapporti di lavoro e consapevoli dell’importanza di unire le forze nella lotta al caporalato, i lavoratori agricoli impiegati nei contratti di filiera, grazie alla collaborazione con la Federazione Provinciale di Foggia, potranno usufruire del trasporto pubblico presso i campi di pomodoro in forma gratuita in attuazione della DGR PUGLIA 11 luglio 2018, n. 1261 e garantendo così i massimi livelli di sicurezza.

I produttori, inoltre, potranno accedere a forme agevolate di credito all’impresa e beneficiare di servizi di consulenza specialistica per l’accesso agli aiuti nazionali e comunitari previsti per il settore agricolo. Specifici percorsi formativi saranno inoltre realizzati per l’innovazione della filiera del pomodoro nella direzione della sostenibilità ambientale (riduzione consumo energetico, di acqua, etc.).

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