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Siria: morti 15 bambini per freddo e mancanza cure mediche

Turchia e Russia hanno concluso un accordo storico per una nuova tregua di 150 ore nel nord della Siria. UNICEF: oltre 80mila minori sfollati

On 20 March 2018 in Adra in eastern Ghouta in the Syrian Arab Republic, one-month-old baby Judy arrived on Thursday at one of the schools sheltering families fleeing eastern Ghouta with her mother, Samira, and grandfather. She received much-needed vaccinations and was checked by a doctor at the UNICEF-supported mobile health clinic. Since 11 March 2018, more the 50,000 people have left Eastern Ghouta and thousands more are reported to be on exit points awaiting transportation to collective Shelters. In Adra, an estimated 5,400 people are currently staying in three schools-turned-shelters in the area, while over 13,000 have sought shelter in an abandoned institute, formerly used for electrical studies. At the shelters, children and their families are living in the most basic conditions. Overcrowding and lack of existing water and sanitation systems are increasing families’ hardship. Many are forced to sleep out in the open, bearing the day’s scorching sun and the night’s dropping temperatures. Families have arrived to the shelters with very few personal belongings. UNICEF and partners were there to support in the four Adra shelters since families started arriving last week in what was the largest displacement from one location in one day, since the beginning of the Syrian conflict. Emergency water trucking is ongoing in all four shelters into water tanks installed by UNICEF. UNICEF has also installed pre-fabricated latrines at the three schools and is finalizing the installation of toilets and showers at the electricity compound. However, due to the huge influx of people on daily basis, sanitation remains a challenge. Three mobile health teams are providing primary healthcare services for children and mothers, including the provision of nutritional supplements to prevent and treat malnutrition as well as much-needed vaccinations. Most shelters do not have the capacity to accommodate the large number of people arriving. Some sites are not suitable to host ID

UNICEF: a Rukban, al confine sud occidentale della Siria con la Giordania, il freddo e la mancanza di cure hanno causato la morte di 15 minori, 13 dei quali avevano meno di un anno

“Le gelide temperature e le dure condizioni di vita a Rukban, al confine sud occidentale della Siria con la Giordania, stanno sempre più mettendo a rischio le vite dei bambini. In solo un mese, almeno 8 bambini – la maggior parte con meno di 4 mesi e il più piccolo nato da solo un’ora – sono morti”. A denunciarlo è Geert Cappelaere, Direttore regionale dell’UNICEF in Medio Oriente e in Nord Africa.

A Rukban, dove l’80% delle circa 45.000 persone sono donne e bambini, il freddo intenso e la mancanza di cure mediche per le madri prima e durante il parto e per i neonati, hanno acuito le già difficili condizioni di vita per i bambini e le loro famiglie.

Allo stesso tempo, nella Siria orientale, le dure violenze ad Hajin nell’area di Deir-Ez-Zor hanno causato lo sfollamento di circa 10.000 persone dallo scorso dicembre. Le famiglie alla ricerca di un luogo sicuro devono affrontare diverse difficoltà nel lasciare la zona di conflitto e rimangono al freddo in attesa per giorni senza rifugi o aiuti di base. Stando alle informazioni disponibili, il viaggio difficile e pericoloso avrebbe causato la morte di 7 bambini, molti con meno di un anno di vita.

“Le vite dei bambini continuano ad essere troncate da condizioni di salute che potrebbero essere prevenibili o curabili. Non ci sono scuse perché questo continui a succedere nel 21° secolo. La tragica perdita di vite causata dall’uomo deve fine adesso. Senza servizi di assistenza sanitaria solidi e accessibili, protezione e rifugi, molti altri bambini moriranno giorno dopo giorno a Rukban, Deir-Ez-Zor e in ogni altro luogo in Siria. La storia ci giudicherà per queste morti che avrebbero potute essere evitate”.

L’UNICEF chiede a tutte le parti in conflitto e tutti coloro che esercitano un’influenza su di loro di garantire passaggi sicuri a tutte le famiglie alla ricerca di un luogo sicuro fuori dalle aree di scontro e di facilitare l’accesso all’assistenza medica salvavita per i bambini ad Hajin e ovunque in Siria.

I bisogni di assistenza a Rukban sono più che urgenti, sono estremamente gravi e iniziano a diventare una questione di vita o di morte.

“Ancora una volta, l’UNICEF chiede a tutte le parti di facilitare urgentemente l’arrivo di un convoglio umanitario a Rukban, che comprenda cliniche sanitarie mobili per distribuire aiuti e servizi salvavita. Non è sicuramente troppo da chiedere quando le vite di decine di migliaia di bambini ne dipendono.”

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