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Galleria dell’Accademia di Firenze, visitatori in continua crescita

Graphictalks: all'Accademia di Belle Arti un ciclo di incontri online sull’arte e la comunicazione visiva. Online il 19 e 26 gennaio e il 2 febbraio 

Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell'Accademia di Firenze

Il direttore della Galleria dell’Accademia Cecilie Hollberg presenta il bilancio dei suoi tre anni di mandato. Il numero dei visitatori è in continua crescita. Secondo i dati ufficiali forniti dal servizio di statistica nazionale (SISTAN), ha superato 1.700.000 (un milione e settecentomila) presenze con un incremento di oltre 300.000 (trecentomila) persone negli ultimi tre anni

Cecilie Hollberg, Direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze, presenta il Bilancio dal 2015, anno dell’inizio del suo mandato, ad oggi. Tre anni in cui l’impegno del Direttore si è rivolto a diversi e importanti aspetti della Galleria:

 

Galleria dell’Accademia di Firenze, la Tribuna e il David

Secondo la classifica 2018 delle attrazioni più popolari a livello internazionale stilata da TripAdvisor, nella Top 10 italiana, la Galleria dell’Accademia supera la Galleria degli Uffizi. Il numero dei visitatori è in continua crescita. Secondo i dati ufficiali forniti dal servizio di statistica nazionale (SISTAN), ha superato 1.700.000 (un milione e settecentomila) presenze con un incremento di oltre 300.000 (trecentomila) persone negli ultimi tre anni, nel completo rispetto dei limiti prescritti dalla sicurezza. Un risultato che è stato determinato da vari fattori. Fra questi, sicuramente, lo spostamento della programmazione delle mostre nel periodo invernale, di bassa stagione, tra fine novembre e marzo, che nel 2018 ha portato a un incremento del 23% in più rispetto all’anno precedente. Un altro fattore importante è stato la maggior apertura alla Città, con un coinvolgimento attivo dei suoi abitanti, grazie alla creazione, per esempio, dell’Associazione degli Amici della Galleria dell’Accademia, e con la proposta di programmi di attività dedicate come i concerti, le visite specifiche alla collezione, la presentazione dei restauri fatti ed altre ancora.  Si è ottenuto, inoltre, l’obiettivo di distribuire il flusso dei visitatori durante la settimana grazie alle due aperture serali nel periodo estivo, da giugno a settembre, dalle 19.00 alle 22.00, con la realizzazione, tutti i martedì, di “Voci fiorentine. Incontri ravvicinati con l’arte”, un ciclo con importanti personalità ‘fiorentine’ che ha registrato 100 persone circa per ogni incontro.

Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze

Durante questi primi tre quarti di mandato, il Direttore Hollberg ha inteso lavorare nella massima trasparenza e per la prima volta è stato attuato un piano di rendicontazione delle mostre fatte, un lavoro di non poco conto che ha permesso di risanare una situazione – facendo tesoro della Delibera della Corte dei Conti, Sezione Toscana del 2017 – e di calcolare con esattezza l’introito portato almeno dalle tre esposizioni realizzate dal 2015 ad oggi: Carlo Portelli. Pittore eccentrico tra Rosso Fiorentino e Vasari; Giovanni Dal Ponte. Protagonista dell’umanesimo tardogotico fiorentino; Tessuto e ricchezza a Firenze nel Trecento. Lana, seta, pittura. Questa accurata operazione di resoconto ha messo in ordine le carte amministrative e ha reso un utile di circa 1 milione di euro.

Una vittoria epocale a livello internazionale è stata la tutela dell’immagine del David di Michelangelo, tramite l’ordinanza del Tribunale di Firenze del 2017, che ne contrasta l’uso illecito a fini commerciali. L’ordinanza è una fonte di guadagno e comunque un’apripista per tutti i beni culturali italiani, studiata anche negli altri paesi europei. Alla Galleria dell’Accademia di Firenze, al momento, ha reso circa 50.000,00 (cinquantamila) euro.

 

Sono stati attuati importanti lavori di rigorosa manutenzione, conservazione preventiva e restauro delle opere. E per ovvii motivi di conservazione, i prestiti sono stati notevolmente ridotti. Grazie a finanziamenti esterni, ricevuti anche tramite l’Associazione degli Amici della Galleria dell’Accademia di Firenze, ogni singola opera del museo è stata sottoposta a controlli e pulizie. Il monitoraggio regolare e continuo, da questo gennaio 2019, è stato affidato finalmente a un restauratore interno statale, Eleonora Pucci.

Sempre su questo fronte, si è operato in maniera accurata sul ripristino dell’impianto di climatizzazione, acquistato umidificatori, installato un sistema di acquisizione digitale dei dati ambientali ecc.

 

Un altro obiettivo raggiunto è stato quello di rendere le opere esposte più agibili e visibili al pubblico così come il riallestimento della Sala del Colosso, a settembre del 2018, che ha consentito di ammirare a 360 gradi il modello in terra cruda del Ratto delle Sabine del Giambologna. I cambiamenti predisposti hanno permesso ai visitatori di individuare subito, entrando in Galleria, l’area dedicata alle mostre temporanee, situata in fondo a destra nella grande Sala. Cambiamenti che non si fermeranno qui, in cantiere un progetto per un nuovo ingresso al museo che sarà presentato prossimamente e che vedrà anche la nascita di una nuova immagine coordinata con la realizzazione di un nuovo logo, di nuove didascalie con modelli per ipovedenti e una nuova segnaletica. Un fotoshooting onnicomprensivo permetterà, infine, di digitalizzare tutte le opere del museo in altissima risoluzione.

La Galleria dell’Accademia soffre, purtroppo, della mancanza di spazi destinati all’ampliamento della collezione, di servizio ad uso deposito, guardaroba, uffici e per la didattica. “Grazie alla collaborazione eccellente con la vicina Accademia di Belle Arti – sottolinea Cecilie Hollberg – abbiamo speranza di trovare una soluzione congiunta anche su questo campo. Intanto stiamo rendendo più permeabili i muri che ci separano”.

Dopo due anni e mezzo, con l’arrivo, lo scorso marzo, di un architetto istituzionale, Carlotta Matta, la Direzione è riuscita ad avviare fondamentali progetti e lavori che non sono visibili al pubblico ma che riguardano il miglioramento della funzionalità dell’edificio, come: il raddoppiamento dei serbatoi dell’acqua per garantire proprio il funzionamento del già citato impianto di climatizzazione e l’utilizzo dei bagni; la messa a norma della struttura dal punto di vista della sicurezza; la revisione dei tetti e delle grondaie. È stata ripristinata la telefonia, allacciandosi alla banda ultralarga della rete nazionale del GARR, per migliorare la connettività. Prossimamente sarà iniziato il restauro e il consolidamento delle capriate e il cambio delle finestre nella Gisposteca, grazie al grande progetto “Masterplan climatizzazione”.

 

Nel 2018, finalmente, è stata regolarizzata l’annessione del Museo degli strumenti musicali, già dal 1996 in comodato d’uso alla Galleria dell’Accademia. Una raccolta con pezzi straordinari appartenuti alle famiglie granducali dei Medici e dei Lorena, passati successivamente al Conservatorio Luigi Cherubini.

 

La collezione della Galleria dell’Accademia, in questi tre anni, è stata arricchita di nuove opere che saranno presentate nella prossima esposizione Nuove acquisizioni dal 2016 al 2018, che aprirà al pubblico il 22 gennaio 2019. Sempre con il prezioso sostegno degli Amici della Galleria dell’Accademia di Firenze, è entrato a far parte della collezione anche il busto in marmo del drammaturgo ottocentesco Giovan Battista Niccolini, eseguito da Lorenzo Bartolini nel 1827, di cui l’Accademia conserva in Gipsoteca il modello in gesso e che è stato ritrovato e acquistato nell’ultima edizione della Biennale dell’Antiquariato di Firenze.

 

È stata intrapresa un’attività editoriale continuativa con la pubblicazione di cataloghi, atti di convegni, un primo volume di una collana per bambini, e uscirà presto il terzo volume del catalogo scientifico della Galleria dell’Accademia di Firenze.

 

In questi anni, sono nate collaborazioni importanti con musei, istituti, accademie e università italiane e straniere. Tra queste, preziosissima quella con il Martin von Wagner Museum dell’Università di Würzburg (con il quale è stato siglato un progetto di cooperazione internazionale), iniziata grazie al prestito di una tavola di Gherardo Starnina per la mostra su Giovanni dal Ponte del 2017. “Insieme – racconta il Direttore Hollberg – siamo riusciti a trovare i finanziamenti presso una fondazione tedesca, la Ernst von Siemens Kunststiftung, per poter eseguire il restauro del Trittico dello Starnina all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze”.

 

In data 20 dicembre 2018 è stata pubblicata la gara per l’affidamento in concessione dei servizi museali della Galleria dell’Accademia e del Museo San Marco a Firenze. Una gara che arriva a compimento dopo ben 21 anni. La Galleria è stata la prima, insieme al Museo di San Marco, ad avviare la procedura nella città di Firenze e tra i primi, in Italia, a pubblicare una gara onnicomprensiva dei servizi aggiuntivi a livello nazionale.

 

Nel corso del 2019, la Galleria dell’Accademia parteciperà a due iniziative internazionali (la prima a Milano, in maggio, e la seconda a Creta, in giugno), assieme al Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Firenze, con una pionieristica applicazione in Italia del BIM (Building Information Modeling) ad un edificio storico, rivolta sia ad una più efficiente gestione della manutenzione e conservazione sia alla messa a punto di un modello computazionale per l’analisi strutturale e la valutazione del rischio sismico del complesso e delle sue collezioni.

 

 

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