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UNICEF: i nuovi nati nel mondo sono quasi 400mila

Report UNICEF sulla salute materna e infantile in Yemen: 1 donna e 6 neonati muoiono ogni due ore a causa di complicazioni durante il parto

On 28 December 2017, two infants receive treatment in Althawrah Hospital, Sana’a, Yemen. There is a shortage of incubators in the hospital. More than 3 million children have been born in Yemen since violence ravaging the country escalated in 2015, according to a UNICEF report released on Tuesday 16 January 2018. Children born since the conflict escalated over 1,000 days ago face huge challenges in their physical, cognitive and social development. Women in Yemen often have to give birth in deplorable conditions, with pregnant women often already sick or malnourished themselves. Babies are being born premature and sick, with many not surviving the first days and weeks of life. Even before the conflict escalated in 2015, Yemen was the poorest country in the Middle East, with many children and their families relying on humanitarian support to survive. Yemen has suffered decades of under development, economic decline, frequent bursts of conflict and the destruction of fragile public infrastructure and services.

UNICEF: il 1° gennaio nasceranno nel mondo circa 395.072 bambini. In Italia i nuovi nati nella notte di San Silvestro sono 1335

Secondo l’UNICEF, oggi nasceranno nel mondo circa 395.072 bambini. Di questi, un quarto solo in Asia Meridionale; in Italia ne nasceranno circa 1.335. Nelle città di tutto il mondo, si festeggia non solo l’anno nuovo, ma anche i cittadini più nuovi e più piccoli. Allo scoccare della mezzanotte, Sydney darà il benvenuto a circa 168 nuovi nati, Tokyo a 310, Pechino a 605, Madrid a 166, Roma a 89 e New York a 317.

Le isole Fiji, nel Pacifico, molto probabilmente hanno accolto il primo bambino nato nel 2019, gli Stati Uniti accoglieranno l’ultimo. A livello mondiale, oltre la metà di queste nascite dovrebbe avvenire in 8 paesi: in India 69.944; in Cina 44.940; in Nigeria 25.685; in Pakistan 15.112; in Indonesia 13.256; negli Stati Uniti d’America 11.086; nella Repubblica Democratica del Congo 10.053; in Bangladesh 8.428.

In tutto il mondo, oggi, le famiglie daranno il benvenuto a moltissimi Alexanders e Ayeshas, Zixuans e Zainabs. I nomi più utilizzati per i nuovi nati in Italia saranno Sofia, Aurora, Leonardo, Alessandro e Lorenzo. Ma in diversi paesi molti bambini non riceveranno nemmeno un nome, visto che non supereranno il loro primo giorno di vita.

Nel 2017, circa 1 milione di bambini sono morti il giorno in cui sono nati, e 2,5 milioni nel loro primo mese di vita. Fra questi bambini, la maggior parte sono morti per cause prevenibili, come nascita prematura, complicanze durante il parto e infezioni come sepsi e polmonite, una violazione del loro diritto fondamentale alla sopravvivenza. Mentre un bambino nato in Italia nel 2019 vivrà probabilmente fino al 2103 – la prospettiva di vita più lunga al mondo con Spagna, Giappone e Svizzera –, un bambino nato in Sierra Leone potrebbe vivere fino al 2072.

“In questo inizio d’anno, impegniamoci a realizzare tutti i diritti di ogni bambino, a partire dal diritto alla sopravvivenza”, ha dichiarato Francesco Samengo, Presidente dell’UNICEF Italia. “Se facciamo degli investimenti per formare e dotare gli operatori sanitari locali di attrezzature, in modo che ogni neonato nasca in mani sicure, possiamo salvare milioni di bambini”.

Il 2019 segnerà anche il 30esimo anniversario dell’adozione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che l’UNICEF ricorderà con eventi globali durante tutto l’anno. Ratificando la Convenzione, i governi si sono impegnati, fra le altre cose, a prendere delle misure per salvare ogni bambino, fornendo assistenza sanitaria di buona qualità.

Nei tre decenni passati, il mondo ha assistito a notevoli progressi per la sopravvivenza infantile: il numero di bambini nel mondo che sono morti prima di compiere cinque anni è più che dimezzato. Ma i progressi sono stati più lenti per i neonati: i bambini che muoiono nel primo mese costituiscono il 47% di tutte le morti dei bambini sotto i cinque anni.

La campagna dell’UNICEF, Every Child Alive-OGNI BAMBINO E’ VITA, chiede investimenti immediati per portare assistenza sanitaria di qualità, a un prezzo accessibile, a ogni madre e neonato. Ciò include una fornitura costante di acqua pulita ed elettricità alle strutture sanitarie, la presenza di operatori sanitari qualificati durante il parto, sufficienti provviste e medicine per prevenire e curare complicanze durante la gravidanza, il parto e la nascita, e ragazze adolescenti e donne preparate a chiedere una migliore qualità dei servizi sanitari.

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