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A Bari agricoltori in piazza per salvare l’olio italiano

Raccolto di olio pugliese più che dimezzato: agricoltori in piazza per denunciare l’assenza nella manovra delle misure necessarie a garantire adeguate risorse al Fondo di Solidarietà Nazionale

Raccolto di olio pugliese più che dimezzato: agricoltori in piazza per denunciare l’assenza nella manovra delle misure necessarie a garantire adeguate risorse al Fondo di Solidarietà Nazionale

Raccolto di olio pugliese più che dimezzato: agricoltori in piazza per denunciare l’assenza nella manovra delle misure necessarie a garantire adeguate risorse al Fondo di Solidarietà Nazionale

Agricoltori in piazza all’indomani dell’approvazione della Manovra per denunciare l’assenza nella legge di stabilità delle misure necessarie a garantire adeguate risorse al Fondo di Solidarietà Nazionale per far fronte alle pesanti calamità che hanno colpito importanti regioni del Paese a partire dalla Puglia dove si è verificato un drammatico calo del 65% nella produzione di olio che ha messo in ginocchio i produttori.

L’ iniziativa e’ degli agricoltori della Coldiretti che si sono dati appuntamento  nel lungomare Nazario Sauro n. 31 a Bari in Puglia, dove si produce oltre la metà dell’olio italiano. Si avvia così la mobilitazione “Salvaolio” della Coldiretti per difendere il prodotto simbolo della dieta mediterranea Made in Italy di fronte ad una emergenza storica, non adeguatamente affrontata a livello regionale e nazionale.

La protesta non si esaurirà oggi: nei prossimi giorni infatti gli agricoltori che oggi si sono dati appuntamento nel capoluogo pugliese porteranno le loro richieste anche a Roma.

Al termine della manifestazione una delegazione è stata ricevuta dal presidente della regione. “La manovra ha ignorato l’agricoltura pugliese. Abbiamo chiesto per mesi a tutti i livelli la dichiarazione di calamità naturale e l’attivazione del Fondo di Solidarietà Nazionale. Ci sono evidenti responsabilità regionali e nazionali” ha detto Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. “Ci aspettiamo dal Governo regionale che chieda con forza la dichiarazione di calamità naturale e stanzi maggiori risorse per le gelate. C’è la legge richiesta da noi e già approvata che lo consente” ha aggiunto.

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