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Caso Koulibaly: “Partita persa soluzione contro razzismo”

Il Codacons interviene dopo le polemiche scatenate dai cori razzisti contro il difensore del Napoli Koulibaly a San Siro in occasione del match con l'Inter

Il Codacons interviene dopo le polemiche scatenate dai cori razzisti contro il difensore del Napoli Koulibaly a San Siro in occasione del match con l'Inter

Il Codacons interviene dopo le polemiche scatenate dai cori razzisti contro il difensore del Napoli Koulibaly a San Siro in occasione del match con l’Inter: “Partita persa a tavolino soluzione contro il razzismo”

Il Codacons interviene sul caso dei cori razzisti contro il difensore partenopeo Koulibaly andati in scena ieri sera a San Siro nel corso del big match Inter-Napoli e chiede che episodi del genere vengano puniti severamente, stabilendo provvedimenti davvero esemplari per arrestare un fenomeno altrimenti incontenibile e diffusissimo: partita persa a tavolino, multa alla società pari all’incasso e sospensione del campo per una giornata.

“Quanto accaduto ieri sera nei confronti di Koulibaly (poi espulso, ndr) è infatti davvero inaccettabile: nonostante insulti e ululati continuassero ad andare in scena – e anzi si inasprissero minuto dopo minuto – e nonostante le proteste della panchina del Napoli nello stadio milanese nessuno ha fatto nulla (o quasi): un isolato avviso agli altoparlanti nel primo tempo, coperto dai fischi, l’unica eccezione in un deserto completo” afferma l’associazione.

“E dire che gli strumenti a disposizione ci sarebbero; eppure, per qualche ragione incomprensibile, questi episodi continuano a verificarsi all’insegna di una generale impunità” prosegue la nota del Codacons.

“È necessario farla finita con il finto pugno duro messo in mostra negli ultimi anni e assumere provvedimenti davvero esemplari”, dichiara il Presidente Carlo Rienzi. “Solo così sarà possibile reprimere definitivamente il razzismo nel mondo del calcio e riconsegnare ai tifosi – quelli veri – il divertimento e la passione che hanno smarrito da tempo, come dimostrano i dati sulle presenze allo stadio”.

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