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Ecotassa, Codacons: “Stangata per le famiglie”

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Ecotassa: le associazioni dei consumatori annunciano battaglia. “Non colpisce solo le auto di lusso ma anche auto normali e piccoli furgoni”

L’ecotassa, così come prevista dall’ultimo emendamento alla Manovra presentata dai relatori, è una vera e propria stangata a danno degli automobilisti che colpisce non solo le auto di lusso ma una vasta platea di vetture anche di uso comune, compresi piccoli furgoni usati dai lavoratori. Lo afferma il Codacons, annunciando battaglia contro l’Ecotassa.

“Con tale misura il Governo non colpisce i ricchi che acquistano mega-Suv o Ferrari, ma le famiglie medie che scelgono auto normalissime come la 500 L Cross della Fiat e i lavoratori che, per la propria attività, hanno bisogno di piccoli furgoncini come i modelli Qubo e Doblo’ – afferma il presidente Carlo Rienzi – Di fatto con l’Ecotassa il Governo, contrariamente a quanto dichiarato pochi giorni fa dal vicepremier Luigi Di Maio, mette le mani in tasca agli italiani tassando l’acquisto di una auto nuova”.

Un provvedimento che, se approvato, sarà immediatamente oggetto di ricorsi da parte del Codacons, in quanto palesemente discriminatorio e incostituzionale, colpendo una sola categoria di utenti: gli automobilisti, già vittime di tasse e accise insostenibili.

Il commento dell’UNC

Da 1.100 a 2.500 euro. Tanto dovrà sborsare chi dal primo marzo 2019 comprerà un’auto inquinante. Quattro le soglie previste.

“Bocciamo l’emendamento. Avevamo chiesto al Governo di commisurare l’ecotassa non solo rispetto alle emissioni inquinanti di Co2 ma anche rispetto al valore dell’auto acquistata” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Una tassa, quindi, che coniugasse la difesa dell’ambiente con l’equità fiscale, in modo che l’imposta non superasse comunque una percentuale del valore di vendita, variabile dallo 0,5%, per i veicoli sotto i 10 mila euro, al 3% per quelli più inquinanti che costano più di 40 mila euro” prosegue Dona.

“Per un veicolo del valore di 100 mila euro, molto inquinante, l’imposta sarebbe stata di 2.350, mentre per un’auto di 25 mila euro sarebbe stata pari a 250 euro. Ma a quanto pare la nostra proposta, ragionevole, non è stata accolta” conclude Dona.

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