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Gli Uffizi acquistano una parte della caserma Perotti

Grazie ad un accordo siglato tra gli Uffizi e l’Agenzia del Demanio, la Galleria degli Uffizi avrà a disposizione 1400 metri quadrati della caserma Perotti da utilizzare come deposito di materiali

Grazie ad un accordo siglato tra gli Uffizi e l’Agenzia del Demanio, la Galleria degli Uffizi avrà a disposizione 1400 metri quadrati della caserma Perotti da utilizzare come deposito di materiali

Le Gallerie degli Uffizi si ingrandiscono: a far crescere il complesso museale, formato dal celebre edificio vasariano a due passi da piazza Signoria, dai musei della ex reggia medicea di Palazzo Pitti e dai suggestivi spazi del giardino di Boboli è la recentissima acquisizione di parte di una caserma fiorentina, la Perotti, struttura militare di oltre 100mila metri quadrati da tempo dismessa alla periferia sud del capoluogo toscano. Grazie ad un accordo siglato tra Uffizi e Agenzia del Demanio, la Galleria avrà infatti a disposizione 1400 metri quadrati, (che includono due grandi capannoni ed altri edifici di supporto) da utilizzare come deposito di materiali. Obiettivo dell’intesa, favorire con questa concessione di spazi lo smaltimento di una serie di interventi collegati all’avanzamento dei lavori per la realizzazione dei nuovi Uffizi.

L’ex area militare è stata subito messa in uso: al suo interno sono stati trasportati materiali per allestimenti, parti di pavimentazioni non più adoperate, portali in pietra, oltre ad una gran massa di documentazione burocratica risalente agli anni ’70-’80. Non ospita, né verrà adibita alla custodia di opere o comunque oggetti di valore storico-artistico.

“Con questa intesa un ex luogo militare diventa parte di una grande realtà artistica – commenta il direttore Eike Schmidt – e la vita del nostro grande complesso museale ne risulta molto agevolata. Adesso, infatti, grazie ai nuovi spazi, importanti aree della galleria finora non utilizzabili per l’accumulo di materiali al loro interno, diventeranno disponibili e verranno impiegate per rendere i nostri musei ancora più belli e accoglienti”.

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