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Biosimilari: prove di efficacia confermano intercambiabilità

In Italia si stima un totale di circa 130mila pazienti affetti da patologie autoimmuni con difficoltà di accesso ai farmaci biologici

L’Agenzia Italiana del Farmaco: prove di efficacia e real-world data confermano l’intercambiabilità dei farmaci biosimilari

Recenti studi internazionali e le analisi dei dati di farmacovigilanza sui biosimilari mostrano risultati in linea con la posizione assunta ed espressa da AIFA nel suo Secondo Position Paper.

Gli studi di letteratura scientifica e le nuove evidenze insieme ai dati di utilizzo e di farmacovigilanza confermano l’efficacia dei medicinali biosimilari e l’intercambiabilità rispetto ai loro originator. L’AIFA monitora continuamente i dati derivanti da tali fonti per garantire ai pazienti opzioni terapeutiche adeguate, in termini di efficacia, sicurezza e qualità.

Proprio ieri è stato pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine uno studio che ha dimostrato nella reale pratica clinica l’equivalenza in termini di sicurezza ed efficacia di un biosimilare di infliximab rispetto all’originatore. Numerose analisi pubblicate in letteratura hanno messo a confronto gli effetti sui pazienti del passaggio dai farmaci biologici originatori ai loro biosimilari (il cosiddetto “switch”) evidenziando esiti del tutto simili, a parità di indicazione terapeutica.

I biosimilari si confermano quindi un valido strumento per garantire più salute ai pazienti a parità di risorse.

La mission di AIFA di tutelare la salute pubblica si realizza anche fornendo un’informazione indipendente, basata su dati scientifici, chiara e derivante da fonti verificabili a beneficio di pazienti e operatori sanitari.

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