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Carovana migranti in Messico: mille minori a rischio

Allarme UNICEF: circa 15.500 bambini e giovani migranti sono stati registrati in Messico nei primi quattro mesi dell'anno, 130 al giorno

Unicef esprime preoccupazione per i minori migranti che si stanno spostando attraverso il Messico o che aspettano al confine a Tijuana

L’UNICEF è profondamente preoccupato per la sicurezza e il benessere degli oltre 1.000 bambini migranti che si stanno spostando attraverso il Messico o che aspettano al confine a Tijuana che le loro richieste di asilo vengano prese in esame dalle autorità per l’immigrazione negli Stati Uniti.

“Questi bambini hanno un accesso limitato a molti dei servizi essenziali di cui hanno bisogno per il loro benessere, fra cui la nutrizione, l’istruzione, aiuti psicosociali e assistenza sanitaria. Sono inoltre a rischio di sfruttamento, abuso e tratta mentre sono in viaggio, nei campi affollati e nei centri di riposo al confine” spiega l’Unicef.

“Queste condizioni così difficili sopraggiungono dopo che sono già scappati da violenza, estorsione, povertà devastante e mancanza di opportunità nei loro paesi d’origine dell’America Centrale del nord. Un bambino è prima di tutto un bambino, a prescindere dal suo status migratorio. In accordo col diritto internazionale, l’UNICEF chiede a tutti i governi di garantire che questi bambini migranti abbiano accesso a procedure per la richiesta d’asilo tempestivamente, a prescindere da come entrino in Messico”.

L’UNICEF inoltre invita i governi nella regione a tenere le famiglie insieme e usare alternative consolidate alla detenzione per immigrazione, come la gestione dei casi su base locale per le famiglie. La detenzione e la separazione delle famiglie sono esperienze profondamente traumatiche che possono rendere i bambini maggiormente vulnerabili a sfruttamento e abuso e che possono creare stress nocivo con conseguenze a lungo termine devastanti.

“Infine, chiediamo ai governi di rinnovare le azioni per affrontare le cause all’origine della migrazione irregolare – povertà, violenza e mancanza di opportunità formative ed economiche. Fino a che non sarà data una risposta a queste cause in un modo che sia significativo sul lungo termine, le famiglie e i bambini saranno spinti a lasciare le loro case in cerca di salvezza o di un futuro più ricco di speranza attraverso rotte migratorie irregolari” spiega l’organizzazione.

L’UNICEF è pronto a lavorare con tutti i governi nella regione per assicurare che ai bambini migranti vengano forniti il supporto e i servizi di cui hanno bisogno e che i loro diritti siano rispettati.”

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