Site icon Corriere Nazionale

Prodotti ittici contaminati: maxi operazione della Guardia Costiera

Omega 3: ecco perché sono così importanti per la nostra salute e in quali alimenti sono contenuti

Maxi operazione della Guardia Costiera a Taranto e Brindisi contro organizzazione dedita al furto, ricettazione, distribuzione e commercializzazione prodotti ittici contaminati con diossina e PCB altamente nocivi

Si è conclusa oggi la maxi operazione della guardia costiera di Taranto denominata “passo e chiudo”, che ha visto coinvolti più di cinquanta uomini e donne della guardia costiera, che ha consentito l’esecuzione di 7 ordinanze di custodia cautelare, in carcere e domiciliari, disposte dal gip di Taranto nei confronti di altrettante persone coinvolte, a vario titolo ed in concorso tra di loro, in reati che vanno dal furto e ricettazione al commercio di sostanze alimentari altamente tossiche, grazie ad un sistema di contraffazione dell’etichettatura.

La prolungata ed intensa attività investigativa dei militari è scaturita da alcune denunce di mitilicoltori, vittime di ingenti furti di prodotti ittici, e ha portato alla luce l’esistenza di un vero e proprio “mercato parallelo” di prodotti contaminati chimicamente e biologicamente che, immesso nella filiera tramite la contraffazione della tracciabilità, veniva spacciato come prodotto di alta qualità, ma pericolosissimo per la salute pubblica.

In particolare, i militari hanno accertato l’esistenza di una organizzazione criminale che, sistematicamente, trafugava i mitili da impianti siti nel 1° e 2° seno mar piccolo – ovvero li coltivavano abusivamente in impianti illegittimi – per poi distribuirli ad “acquirenti di fiducia locali” (che a loro volta li commercializzavano nei banchetti presenti sulle strade tarantine) ma anche a grandi centri di spedizione, ricavandone ingenti guadagni derivanti dal basso, ovvero inesistente, costo di produzione o acquisto in quanto prodotto dell’attività illecita del furto.

Tale accurato sistema consentiva ai soggetti coinvolti di aggirare, così, le stringenti normative sanitarie in materia che prevedono lunghi ed accurati cicli depurativi dei mitili, nonché le previste movimentazioni del prodotto, finalizzati ad abbattere la contaminazione batterica ed livelli di PCB e diossine, cagionando così inestimabili danni alla pubblica salute.

Nello specifico, alcuni dei soggetti si occupavano di organizzare i furti e la vendita dei beni sottratti, le operazioni di trattamento, sgranatura dei pergolati di mitili (al fine di perderne la tracciabilità, data dalla colorazione della retina scelta da ogni miticoltore) nonché di consegna del prodotto confezionato in sacchi del peso di 10 kg cadauno agli “acquirenti di fiducia”, previa prenotazione telefonica del quantitativo richiesto.

Ulteriori indagini portavano alla luce, inoltre, la vendita del prodotto ai centri di spedizione che provvedevano ad etichettare come proprio, il prodotto in questione, “sanandone” di fatto la provenienza.

Il commento del Mipaft

“Un’altra brillante operazione della Guardia Costiera per una filiera ittica sempre più pulita e sicura. No a prodotti contaminati o contraffatti sulle nostre tavole. Sì a un rafforzamento dei controlli a tutela dei cittadini-consumatori, soprattutto in vista delle imminenti festività. Grazie quindi alla Guardia Costiera ma anche a tutti gli altri organismi di controllo del Ministero che tutelano ogni giorno la qualità del cibo che arriva sulle nostre tavole. La difesa del vero Made in Italy agroalimentare passa anche da qui.”

Così il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, sen. Gian Marco Centinaio, sulla maxi operazione della Guardia Costiera avvenuta nelle province di Taranto e Brindisi.

Exit mobile version