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Truffa con carte di credito: fermata banda attiva in tutta Italia

Il pagamento contactless sta diventando sempre più comune anche nel nostro Paese e sono oltre 18 milioni gli italiani che ne fanno uso. Eppure questa piccola rivoluzione ha ancora molti scettici da conquistare

Operazione “The Travellers” della Polizia di Stato: sgominata banda radicata nell’hinterland napoletano, ma attiva in oltre 90 province italiane, che utilizzava migliaia di carte di credito rubate dalla posta

Con l’operazione “The travellers” una banda di truffatori specializzata in frode informatica è stata fermata dalla Polizia postale che ha arrestato tre persone ed ha notificato l’ordine di obbligo di dimora ad altre due.

L’organizzazione, radicata nell’hinterland napoletano, ma attiva in oltre 90 province italiane, utilizzava migliaia di carte di credito rubate dalla corrispondenza, con profitti per oltre 100 mila euro al mese.

Gli indagati sono tutti residenti nelle zone di Frattamaggiore e Giugliano in provincia di Napoli. Secondo gli agenti, la banda, dopo avere pedinato portalettere di tutta Italia, li derubava del loro carico di raccomandate, contenenti centinaia di carte di credito emesse dagli istituti bancari. Una volta ottenute le carte di credito, il problema era l’attivazione delle stesse, e l’acquisizione dei codici pin per gli acquisti illeciti. A questo punto intervenivano abili hacker, interni all’organizzazione, i quali, impiegando sofisticate tecniche di clonazione delle schede telefoniche sim appartenenti agli ignari titolari delle carte, riuscivano a penetrare nei sistemi informatici bancari, sostituendosi ai clienti, ed attivando le carte di credito (talvolta aumentandone il plafond).

Il codice pin, infine, era ottenuto con l’impiego di avanzate tecniche di vishing (una tipologia di phishing che usa il canale telefonico), grazie al quale i criminali contattavano gli ignari clienti e li inducevano con l’inganno a comunicare i codici dispositivi. Il pin carpito illegalmente era solo uno dei sistemi con cui l’organizzazione criminale monetizzava i suoi proventi illeciti.

L’associazione infatti creava società commerciali di facciata, dotandole di conti correnti bancari ed apparati Pos portatili (anche operativi su circuiti internazionali), sui quali le carte rubate venivano usate e defraudate di decine di migliaia di euro. Gli indebiti utilizzi delle carte di credito venivano infine prelevati in contanti su sportelli bancomat sparsi per il Paese.

Già a gennaio la Polizia postale di Bologna aveva arrestato in flagranza, presso negozi di lusso del centro cittadino, un 45enne pregiudicato, originario di Napoli, mentre tentava di acquistare dei beni di lusso per migliaia euro con carte di credito rubate.

Le indagini informatiche e l’esame dei flussi finanziari sono state curate dai poliziotti del Compartimento Polizia postale di Bologna, coadiuvati dai colleghi del Compartimento di Napoli e dei commissariati di Giugliano e Frattamaggiore. Il buon esito dell’operazione è stato possibile anche grazie alla collaborazione assicurata da Poste Italiane.

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