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JunoCam immortala il satellite Io di Giove

La sonda Juno osserverà Giove da vicino altri 5 anni: il prolungamento della missione possibile grazie ai risultati eccezionali finora raggiunti

La fotocamera della sonda Juno della Nasa ha immortalato le dinamiche della tempesta che infuria su Giove. Lo studio delle immagini pubblicato su The Astronomical Journal

Il più interno dei satelliti di Giove è protagonista dell’ultimo scatto della JunoCam, posizionata a bordo della sonda Juno della Nasa

L’ultima immagine catturata dalla sonda Nasa Juno, ha come protagonista Io, il più interno dei satelliti di Giove. Con la sua intensa attività vulcanica – sono oltre 300 i vulcani attivi sulla sua superficie – Io è il quarto satellite per dimensione del Sistema Solare. La foto scattata dalla JunoCam a bordo di Juno, risale al 29 ottobre scorso ed è stata realizzata mentre la sonda compiva il suo sedicesimo sorvolo ravvicinato a 18.400 chilometri dalle nubi gioviane.

Anche questa foto, è stata processata da due citizen scientists Gerald Eichstädt Justin Cowart, che partecipano al progetto didattico e divulgativo della Nasa che coinvolge il pubblico nell’elaborazione delle immagini della JunoCam. Juno ha iniziato la sua missione il 5 agosto 2011 ed ha raggiunto Giove il 5 luglio 2016. Da quel momento, la sonda è impegnata nello studio delle origini e dell’evoluzione del gigante gassoso. Tra gli obiettivi principali della missione, l’analisi della struttura interna, della magnetosfera e la caratterizzazione delle aurore boreali.

L’Italia ha un ruolo di primo piano con due strumenti realizzati grazie al contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana: Jiram  (Jovian InfraRed Auroral Mapper) uno  spettrometro che  ottiene immagini ed informazioni spettrali nell’infrarosso attraverso l’uso di un doppio piano focale e KaT (Ka-Band Translator), lo strumento di radioscienza che ha il compito di determinare la struttura interna del pianeta attraverso la misura del suo campo di gravità.

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