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Numero chiuso Medicina, il MIUR fa chiarezza

test di medicina

Comunicato congiunto del Ministero dell’Istruzione e del Ministero della Salute dopo il caos sull’abolizione del numero chiuso a Medicina annunciato dal Governo

Il MIUR e il Ministero della Salute intervengono dopo il caos scatenatosi per l’abolizione del numero chiuso a Medicina comunicato dal Consiglio dei Ministri.

Tra le misure introdotte dalla manovra varata dal Governo Conte si legge infatti: “Abolizione del numero chiuso nelle Facoltà di Medicina – Si abolisce il numero chiuso nelle Facoltà di Medicina, permettendo così a tutti di poter accedere agli studi“.

L’esecutivo ha poi fatto dietrofront specificando che il numero chiuso non sarà abolito immediatamente ma il passaggio sarà graduale. Scelta confermata anche da MIUR e Ministero della Salute in una nota congiunta.

“I Ministri Bussetti (Istruzione, Università e Ricerca) e Grillo (Salute) hanno chiesto, in sede di Consiglio dei Ministri, di aumentare sia gli accessi sia i contratti delle borse di studio per Medicina. È un auspicio condiviso da tutte le forze di maggioranza che il Governo intende onorare” si legge.

“Si tratta chiaramente  di un percorso da iniziare già quest’anno per gradi. Per assicurare l’aumento dei posti disponibili e  avviare un percorso condiviso, a breve sarà convocata una prima riunione con tutti i soggetti interessati a cominciare dalla Crui” conclude la nota stampa congiunta.

Codacons: “Rivoluzione attesa da anni”

L’abolizione del numero chiuso nelle Facoltà di Medicina è una “rivoluzione” attesa da anni che determinerà enormi benefici per gli studenti e per l’intero settore sanitario. Lo afferma il Codacons, commentando la decisione assunta dal Consiglio dei Ministri.

“I test di ammissione a Medicina, che determinano in favore degli atenei un giro d’affari stimato in 3 milioni di euro annui, non hanno alcun rapporto con il reale fabbisogno di medici nel nostro paese ed esistono solo perché le università italiane non hanno la capacità di accogliere tutti gli studenti che ne fanno richiesta – spiega il presidente Carlo Rienzi –. Lo stop al numero chiuso mette finalmente termine alle speculazioni delle università e alle ingiuste discriminazioni a danno degli aspiranti camici banchi, e garantirà pienamente il diritto allo studio dei giovani, con vantaggi per l’intero SSN” conclude Rienzi.

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