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Terremoto a Catania: proseguono verifiche su edifici

FILP e FEDERDISTAT chiedono una mobilità straordinaria dei Vigili del Fuoco che prestano servizio in altre regioni per raggiungere le proprie terre colpite dal sisma

Proseguono le verifiche dei Vigili del Fuoco sugli edifici di Catania dopo la scossa terremoto di magnitudo ML 4.8 di stanotte. Riscontrati piccoli crolli, distacco di intonaci e cornicioni, il punto dell'INGV sulla sequenza sismica

Proseguono le verifiche dei Vigili del Fuoco sugli edifici di Catania dopo la scossa terremoto di magnitudo ML 4.8 di stanotte. Riscontrati piccoli crolli, distacco di intonaci e cornicioni, il punto dell’INGV sulla sequenza sismica

Notte insonne per molte persone nel Catanese nei paesi alle pendici dell’Etna dopo il terremoto che ha avuto che ha avuto come epicentro il paese di Santa Maria di Licodia. Sono diverse decine le persone che la notte scorsa sono state medicate per contusioni in vari ospedali di Catania e località limitrofe dopo la scossa: per la maggior parte le ferite, lievi, sono state provocate da cadute. Molti anche i casi di attacco di panico e di persone sotto choc. Tutte le persone medicate sono state dimesse mentre proseguono le verifiche sugli edifici dei Vigili del Fuoco.

“Fortunatamente i danni sono stati contenuti e limitati a vecchie abitazioni, cornicioni di chiese e muri di vecchie case in muratura” è la valutazione, espressa in una nota, della sala operativa del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Catania sugli eventi sismici. Sono giunte 50 richieste di intervento per crolli parziali, distacco di intonaci e cornicioni e verifiche di stabilità, 40 delle quali già eseguite. In azione ci sono sette squadre operative, tecnici e mezzi speciali. A Biancavilla controlli effettuati anche nell’ospedale, nella Chiesa Madre e nella caserma dei carabinieri. A Santa Maria di Licodia verifiche in un edificio storico adibito a museo

L’evento avvenuto alle ore 02:34 italiane del 6 ottobre 2018 (ore 00:34 UTC) di magnitudo ML 4.8 (Mw 4.6) si colloca nell’area etnea, a circa 15 km a SSW della parte sommitale del vulcano, a circa 1 km da Biancavilla (CT), 5 km da Adrano (CT), 6 km da Paternò (CT), e 10 km da Belpasso (CT), 23 km a NW di CataniaIl terremoto è stato rilocalizzato nelle ore successive: l’epicentro è pressoché invariato rispetto a quello calcolato nei minuti immediatamente successivi all’evento, mentre è cambiata la profondità, che è pari a circa 6 km.

Fino alle 16 di oggi, dopo il terremoto di questa notte, sono stati localizzati 8 eventi sismici e solo 2 hanno superato magnitudo 2.0: quello di magnitudo 2.5 delle ore 2:29 italiane e quello di magnitudo 2.3 delle ore 12:21 italiane.

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