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A Portici l’innovativa illuminazione per il Microcosmo ENEA

Il Microcosmo di ENEA e FOS SpA, simulatore di campo per coltivare su terra al chiuso piante anche legnose, arriva al Nord Italia

ENEA ha brevettato e realizzato presso il Centro Ricerche di Portici il primo microcosmo per la coltivazione al chiuso e in ambienti estremi di piante come olivo, patata, pomodoro, lattuga e basilico, utilizzando comunque la terra.

Presentato in anteprima al Centro ENEA di Portici il Microcosmo ENEA dotato di un sistema di illuminazione sperimentale che consentirà di ampliare notevolmente la gamma di lunghezze d’onda impiegabili nell’agricoltura di precisione

Presentato in anteprima durante l’Open Day della Ricerca al Centro ENEA di Portici il Microcosmo dotato dell’innovativo sistema illuminotecnico sperimentale fornito da BECAR, azienda controllata dal gruppo Beghelli e partner di progetto insieme a ENEA e Gruppo FOS. Il nuovo sistema di illuminazione consentirà di ampliare notevolmente la gamma di lunghezze d’onda impiegabili nell’agricoltura di precisione e di modulare indipendentemente e in continuo il funzionamento delle diverse sorgenti luminose, in modo da accrescere le potenzialità di impiego del microcosmo, sia per attività di ricerca avanzata sia per la coltivazione di piante in ambienti non convenzionali, quali metropolitane, aeroporti, centri commerciali, ma anche in ambienti estremi come zone artiche o extraterrestri.

“I nostri microcosmi – spiega Luigi d’Aquino del Laboratorio Nanomateriali e Dispositivi dell’ENEA di Portici e inventore del microcosmo – sono veri e propri ecosistemi in grado di replicare fedelmente in laboratorio quello che avviene in un campo coltivato quando si impongono date condizioni ambientali e intervengono organismi capaci di interferire con le funzioni vegetali, quali patogeni o parassiti”. “Grazie a questo innovativo sistema illuminotecnico l’operatore potrà, ora, miscelare più facilmente le varie componenti spettrali della luce, cioè le lunghezze d’onda della luce che corrispondono a colori diversi (blu, rosso ecc.) utili per lo sviluppo delle piante e variarne l’emissione in modo continuo e in un ampio intervallo di intensità luminosa”, continua d’Aquino.

Realizzato nell’ambito del progetto ISAAC (Innovativo Sistema illuminotecnico per l’Allevamento di vegetali in Ambienti Chiusi per migliorare il benessere umano) il microcosmo, con il nuovo sistema di illuminazione, è stato tra i protagonisti del secondo Open Day della Ricerca ENEA, che quest’anno ha visto la partecipazione di cinque centri dell’Agenzia in quattro regioni (Portici in Campania, Brindisi in Puglia,  Casaccia e Frascati nel Lazio e Trisaia in Basilicata).

Edizione record questa del 2018 con 6.000 partecipanti per l’appuntamento annuale con la ricerca, dove famiglie, studenti e scolaresche hanno potuto seguire seminari, esperimenti e tour scientifici accompagnati dai ricercatori in un vero e proprio viaggio alla scoperta delle eccellenze italiane. Grande interesse e partecipazione per i centri del sud Italia e le loro eccellenze, dove sono stati coinvolti anche i ragazzi dell’alternanza scuola lavoro, in prima linea nell’illustrare i progetti in corso e i risultati del lavoro di collaborazione con ricercatori e tecnici.

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