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Tonno alimento ideale per combattere la sarcopenia

Invecchiamento della popolazione e cure: sarà attivo fino al 2023 il progetto Smart Bear  che vede coinvolti 27 partners da 11 nazioni, coordinati da Cnr-Icar

Il tonno, grazie all’apporto di proteine nobili, è prezioso per la ricostruzione dei tessuti ed il ricambio cellulare, per le funzioni cognitive-cerebrali, per la protezione e il funzionamento dei vasi sanguigni e per la salute di ossa e denti

Il tonno, grazie all’apporto di proteine nobili, è prezioso per la ricostruzione dei tessuti ed il ricambio cellulare, per le funzioni cognitive-cerebrali, per la protezione e il funzionamento dei vasi sanguigni e per la salute di ossa e denti

Maggiore longevità e migliori condizioni di salute: oggi la generazione degli over 65 non si sente affatto “anziana”. Ha una percezione positiva delle proprie aspettative, sperimentando una vita che, per abitudini, condizioni fisiche, stili di vita e consumi, rappresenta una nuova e rinnovata stagione della vita. Tanto da essere definita “Silver Generation” e da rappresentare, oggi, oltre il 20% della popolazione (Rapporto Osservasalute – Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma).

Tuttavia, se mangiare bene è importante a tutte le età, in questa fascia è un aspetto da non sottovalutare, soprattutto per prevenire o contrastare alcuni disturbi fisiologici legati al passare degli anni, come la sarcopenia. E’ un fenomeno che riguarda la perdita di massa muscolare associata alla riduzione di forza e di performance fisica. Riguarda il 30 % degli adulti sopra i 60 anni e il 50 % dei soggetti che hanno compiuto 80 anni (Rapporto Osservasalute)

L’ELISIR DI GIOVINEZZA? ALIMENTAZIONE RICCA DI PROTEINE NOBILI ED ESERCIZIO FISICO

La migliore terapia da un punto di vista nutrizionale è un’alimentazione qualitativamente e quantitativamente equilibrata. Fondamentale è l’apporto giornaliero appropriato di proteine nobiliricche di aminoacidi essenziali. Oggi si reputa valida per l’anziano un’assunzione quotidiana di 0,8-1,2 grammi pro-chilo di proteine, in assenza di nefropatie. L’apporto proteico va distribuito durante i 3 pasti. Gli alimenti di origine animale ne contengono di più, quindi sì a pesce 4-5 volte a settimana, a carni preferibilmente bianche 2-3 volte a settimana, e al latte ogni giorno. Molto importante è anche un regolare e moderato esercizio fisico.

IL PROF. MIGLIACCIO: “TONNO IN SCATOLA, UNA MINIERA DI VALORI NUTRIZIONALI”

Il nutrizionista Pietro MigliaccioPresidente emerito della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione(SISA), segnala tra i cibi indicati anche il tonno in scatola, considerato una risorsa ideale a tutte le età, ma in particolare per soggetti tra i 65 e i 74 anni. E gli italiani lo sanno, dal momento che il 42% della popolazione tra i 55 e i 74 anni, lo consuma due volte a settimana (Doxa, 2014). “E’ un alimento prezioso che apporta nutrienti importanti per la salute – commenta il Prof. MigliaccioInnanzitutto è ricco di proteine di alto valore biologico, molto utili per contrastare la sarcopenia, che si verifica con il passare degli anni in tutti i soggetti ma in particolare in coloro che hanno praticato attività fisica, sia pure a livello amatoriale. Inoltre fornisce nutrienti preziosi per la salute del cuore e delle arterie, quali gli acidi grassi omega 3, ed è ricco di vitamine e sali minerali che con il loro potere antiossidante contrastano i processi dell’invecchiamento, migliorando le funzioni cognitive-cerebrali e la salute di ossa e denti. E’ un alimento di facile masticazione ed alta digeribilità, facilmente reperibile, senza alcun problema di conservazione e di facile utilizzazione. Il suo consumo due o tre volte alla settimana arresta o quanto meno riduce la sarcopenia e permette il ripristino della masse muscolari. Infine, ha un ridotto contenuto di sodio”. 

I 4 PLUS: SANO, PRIVO DI CONSERVANTI, SOSTENIBILE E DALLA LUNGA SHELF-LIFE

I consumatori di tonno in scatola sono il 94% della popolazione e quasi 1 italiano su 2 (43%) lo mangia ogni settimana e lo conserva in dispensa, soprattutto perché è gustoso, versatile, veloce e facile da preparare. Ma soprattutto in virtù dei suoi valori nutrizionali: “E’ alleato del benessere – continua il Prof. Migliaccio – in quanto parte integrande della Dieta Mediterranea, e consente di ottimizzare tutte le funzioni dell’organismo, assicurando il ricambio dei tessuti e l’equilibrio neuroendocrino, determinando la riduzione del Colesterolo totale e aumentando l’HDL – Colesterolo, cioè quello buono. Lo zinco e il selenio sono oligoelementi con spiccata attività antiossidante e sono alleati contro lo stress ossidativo, aiutando a mantenere corpo e mente “giovani”. Le vitamine del gruppo B garantiscono l’integrità di tutte le funzioni del sistema nervoso ed il tonno ne è una fonte straordinaria: ad esempio fornisce 10,4 mg di niacina per 100 g di alimento e 0,11 mg di riboflavinaTutti elementi che lo rendono ulteriormente prezioso nell’alimentazione della terza e quarta età”.

Il tonno in scatola, inoltre, è un prodotto naturale senza conservanti che non necessita della presenza di additivi: solo tonno, acqua o olio, sale marino, aromi naturali e niente di più. E l’etichetta lo conferma. Infine, presenta ottime prerogative di sostenibilità, soprattutto se comparato ad altri alimenti proteici e ai pesci venduti al consumo, perché non genera perdite alimentari o scarti. Non si butta praticamente mai, neanche quando è avanzato. Non scade e si ricicla completamente E’ un alimento che ha una lunga “shelf-life”, cioè il periodo di tempo in cui mantiene intatte le proprie caratteristiche qualitative nelle normali condizioni di conservazione e utilizzo e non necessita di energia per la conservazione perché viene conservato a temperatura ambiente, senza refrigerazione o altre modalità di trattamento con evidenti benefici dal punto di vista energetico. Inoltre, in tempi in cui gli italiani riscoprono una certa attenzione al portafogli e al risparmio, il tonno in scatola è economico ed accessibile, ergendosi a vero e proprio antidoto allo spreco: solo l’1% del tonno che utilizziamo finisce nel cestino.

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