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Florence Queer Festival, la festa del cinema lgbt

film Who's gonna love me now

Scena dal film "Who's gonna love me now"

Dal 2 al 7 ottobre la rassegna che fa il punto sulla cultura lesbica, gay e transessuale, ricca di film, musica, libri, incontri e mostre

I riflettori sono sempre puntati sul cinema “lgbt”, ma accanto alle pellicole che difficilmente entrano nei circuiti tradizionali il “Florence Queer Festival” vuole fare il punto sulla cultura che ruota intorno al mondo lesbico, gay, bisessuale e transgender. E così la sedicesima edizione della rassegna, diretta da Bruno Casini con Roberta Vannucci, al Teatro della Compagnia di Firenze dal 2 a 7 ottobre, compone una settimana ricchissima e densa di film, libri, musica, mostre, incontri e presentazioni,  per richiamare l’attenzione sul tema dei diritti civili e umani.

Il 2 ottobre, per l’apertura della rassegna, sarà proiettato in anteprima italiana ad ingresso gratuito (ore 17) il primo film keniota a raggiungere Cannes, “Rafiki” di Wanuri Kahiu, storia di un’amicizia tra ragazze che diventa amore, in un paese dove si è costretti a scegliere tra felicità e sicurezza. Lo spettacolo della sera arriva dagli Stati Uniti, “1985” di Yen Tan (ore 21,30) e pone l’accento sui periodi bui dell’ondata di Aids. Tra i cortometraggi proposti anche il primo film queer ambientato in Finlandia, “A moment in the Reed” di Mikko Makela (sabato 6 ottobre alle 23) che ci restituisce una fotografia inedita del paese scandinavo toccando i temi dell’omofobia e della migrazione forzata dalla Siria. Ancora una riflessione su quanto l’Aids abbia privato il mondo di incredibili artisti è il medio metraggio uscito quest’anno “Unstoppable Feat: The Dances of Ed Mock” (domenica 7 ottobre, ore 18,30). Coreografo e ballerino geniale, morto di aids nel 1986, Mock è passato anche da Firenze nell’ormai lontano 1980 ospite dell’Humor Side, oggi Teatro di Rifredi. Anteprima assoluta anche per un documentario italiano che affronta il tema dell’omosessualità nel mondo del calcio, “Il calciatore invisibile” di Matteo Tortora, presentato al pubblico dal regista (venerdì 5 ottobre ore 21,30).

La chiusura del festival è affidata allo spagnolo Gustavo Sanchez ed alla sua coraggiosa opera prima, “I hate New York” (domenica 7 ottobre, ore 21,30) che fa emergere quattro storie di passione e attivismo dalla scena underground della New York più affascinante. Sanchez sarà in sala per la proiezione che sarà preceduta da un talk show condotto da Anna Meacci.

Locandina del film I hate New York di Gustavo Sanchez

Per quanto riguarda gli ospiti, la serata di apertura, alle 21, vedrà l’omaggio a Chavela Vargas, celebrità messicana degli anni Sessanta, della cantautrice fiorentina Letizia Fuochi, e saranno numerosi gli appuntamenti musicali per il Florence Queer Festival che presenterà in anteprima il video clip “L’attraverso” con Alia, seguito da un assaggio musicale live con Martina Agnoletti e Erika Giansanti del nuovo album “Giraffe” (sabato 6 ottobre, ore 21, Cinema La Compagnia). Poi, ancora, il videoclip, “Cambiare idea”, dei Mondo Candido (mercoledì 3 ottobre, ore 17,45, Cinema La Compagnia), le voci del Choreos, coro Lgbtq* di Ireos (mercoledì 3 ottobre, ore 21, Cinema La Compagnia) e la performance live di Adele Bertei (giovedì 4 ottobre, ore 21, Cinema La Compagnia).

Grandi protagonisti anche i libri: sette presentazioni QueerBook, quattro durante il Festival (3/5/6/7 ottobre, ingresso gratuito, Cinema la Compagnia, ore 19,30) ed altre tre, sempre nel mese di ottobre, tra la sede Ireos e la libreria Il Libraccio. Tra gli autori presenti al Festival Luca Baldoni, Vanessa West, Francesco Gnerre, Matteo B. Bianchi.

Gli approfondimenti culturali ci raccontano il rapporto tra Pier Vittorio Tondelli e Firenze, città nella quale lo scrittore ha abitato per diversi anni (il 5 ottobre alle 11), la cantante Mina, intramontabile icona gay (6/10 ore 11) e l’artista Giò Staiano (7/10 ore 11).

 

Tra gli appuntamenti ad ingresso gratuito anche due mostre, entrambe al Cinema La Compagnia. La prima è una “fotografica” di Pia Ranzato, che ha ricucito assieme, dal suo archivio personale, immagini di chi ha amato e vissuto la vita affermando la propria libertà al di fuori degli schemi sociali (Viva la Libbbertà, 2-7 ottobre, Cinema La Compagnia; dal 9 ottobre al 10 novembre a Ireos, via dei Serragli 1). La seconda è “Una rivoluzione da sfogliare. Pagine di editoria periodica LGBTQ+” a cura di Luca Locati Luciani, dedicata a Robi Rapp, e realizzata in collaborazione con “Handkerchief Magazine” e Alessio Ponzo.

Il “Florence quel Festival” è organizzato dall’associazione Ireos – Centro Servizi Autogestiti per la Comunità Queer di Firenze, in collaborazione con Arcilesbica Firenze e Music Pool, con il contributo della Regione Toscana.

Il programma completo su www.florencequeerfestival.it

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