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Libia nel caos: mezzo milione di bambini a rischio a Tripoli

Allarme dell'UNICEF: già 8 minori uccisi nelle ultime settimane in Libia. Oltre 1200 famiglie sfollate negli ultimi due giorni a causa dell’intensificarsi degli scontri nella parte meridionale di Tripoli

Allarme dell'UNICEF: già 8 minori uccisi nelle ultime settimane in Libia. Oltre 1200 famiglie sfollate negli ultimi due giorni a causa dell’intensificarsi degli scontri nella parte meridionale di Tripoli

Allarme dell’UNICEF: già 8 minori uccisi nelle ultime settimane in Libia. Oltre 1200 famiglie sfollate negli ultimi due giorni a causa dell’intensificarsi degli scontri nella parte meridionale di Tripoli

“Siamo sconvolti e rattristati dalle notizie secondo cui un’intera famiglia, fra cui due bambini, è stata uccisa a Tripoli ieri a causa della caduta di un missile sulla loro casa. Quanto accaduto porta a 8 il numero totale di bambini uccisi dall’inizio delle violenze, il 27 agosto, nella città di Tripoli. Molti altri bambini stanno affrontando molteplici e gravi violazioni dei diritti dei minorenni”. A lanciare l’allarme è Geert Cappelaere dell’UNICEF.

Secondo le notizie, un numero maggiore di bambini è stato reclutato per combattere, esponendoli a un pericolo immediato. A causa di ciò, almeno un bambino è stato ucciso.

Oltre 1.200 famiglie sono state sfollate solo nelle ultime 48 ore a causa dell’intensificarsi degli scontri nella parte meridionale di Tripoli, portando il numero totale di sfollati a oltre 25.000. Secondo le stime dell’UNICEF, la metà sono bambini.

La mancanza di cibo, acqua ed energia elettrica è fra le sfide quotidiane che i bambini e le famiglie affrontano. Nel paese è in corso un’epidemia di morbillo, con oltre 500 casi segnalati – la maggior parte dei quali bambini. Una sempre maggiore mancanza di servizi sanitari pienamente operativi porterà soltanto a ulteriori casi di morbillo.

Ancora altre scuole vengono utilizzate per offrire un riparo alle famiglie sfollate, e questo probabilmente ritarderà l’inizio dell’anno scolastico, previsto per il 3 ottobre.

Per i bambini migranti in transito attraverso la Libia, questa violenza sta aumentando le loro già profonde sofferenze. Centinaia di rifugiati e migranti detenuti, fra cui bambini, sono stati costretti a trasferirsi a causa delle violenze. Altri sono bloccati nei centri in condizioni disperate. L’UNICEF sta lavorando per fornire aiuti d’emergenza a questi bambini e continua a chiedere il loro rilascio.

“L’UNICEF chiede a tutte le parti in conflitto in Libia di proteggere i bambini, sempre. La soluzione ai recenti scontri e alla crisi in Libia non si ottiene attraverso la violenza, ma attraverso la diplomazia e gli accordi politici, tenendo al centro l’interesse dei bambini”.

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