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Supercomputer Ue per la fusione è made in Italy

TeraStat 2, il supercalcolatore del Dipartimento di Scienze Statistiche de La Sapienza di Roma, sarà il protagonista di un workshop

Nemmeno uno dei 10 computer più potenti al mondo si trova in Europa: piano della UE per l'acquisto e lo sviluppo dei supercomputer

Il supercomputer per la ricerca europea sulla fusione nucleare, in grado di eseguire 8 milioni di miliardi di operazioni al secondo (8 Pflops), sarà realizzato in Italia

ENEA e CINECA hanno vinto una gara internazionale per realizzare in Italia un supercomputer per la ricerca europea sulla fusione nucleare, in grado di eseguire 8 milioni di miliardi di operazioni al secondo (8 Pflops) grazie a processori di ultima generazione.

A partire dal 2019 e per cinque anni, i due enti italiani forniranno servizi di calcolo ad alte prestazioni (HPC) e storage di dati per EUROfusion, il consorzio europeo per lo sviluppo dell’energia da fusione e gestiranno il supercalcolatore installato presso il centro di calcolo del CINECA per la simulazione numerica della fisica dei plasmi termonucleari e l’analisi strutturale dei materiali avanzati per applicazioni energetiche.

ENEA referente del progetto e membro di EUROfusion, provvederà alla gestione dei servizi HPC e di supporto applicativo agli utenti del consorzio, mentre CINECA metterà a disposizione il supercalcolatore, una partizione del principale computer di ricerca italiano MARCONI, con una potenza di picco di 16 Pflops che lo colloca al 18° posto tra i 500 computer più potenti nel mondo.

Con una potenza di calcolo quasi raddoppiata rispetto alla precedente versione, il supercomputer  offrirà servizi essenziali per la ricerca sulla fusione, oltre che per la modellistica computazionale del plasma e dei materiali, anche per la validazione dei risultati sperimentali di ITER, il grande progetto internazionale che dovrà dimostrare la fattibilità dello sfruttamento dell’energia da fusione, e come base per la progettazione di DEMO, il reattore che dopo il 2050 dovrà immettere energia elettrica da fusione in rete.

Il progetto, finanziato da EUROfusion, sarà di supporto anche a DTT, il polo di eccellenza internazionale per la ricerca sulla fusione nucleare che sorgerà all’interno del Centro ENEA di Frascati per fornire risposte scientifiche, tecniche e tecnologiche cruciali nel settore e ricadute di grande rilievo: ideato dall’ENEA in collaborazione con Consorzio RFX, CNR, INFN, CREATE e molti tra i più prestigiosi atenei italiani, DTT vedrà coinvolte oltre 1500 persone, con un ritorno stimato di 2 miliardi di euro, a fronte di un investimento di circa 500 milioni di euro. Non solo. Dopo aver chiamato alla sfida della fusione oltre 500 imprese che si sono aggiudicate contratti del valore di 1 miliardo di euro (circa il 60% del totale delle commesse europee), ENEA punta a generare nuovi contratti per altre centinaia di milioni di euro nei prossimi 5 anni.

Frutto della partnership tra ENEA e CINECA, anche CRESCO6, l’infrastruttura di calcolo più potente del Mezzogiorno, di recente inaugurata presso il Centro ENEA di Portici. Grazie all’aggiudicazione di questa gara internazionale, l’infrastruttura di assoluta rilevanza nell’intero panorama scientifico italiano raggiungerà entro quest’anno una capacità computazionale di 1.4 PFlops, consentendo all’ENEA di ricoprire un ruolo primario nell’ecosistema del supercalcolo nazionale.Tra i settori di applicazione, oltre a clima e qualità dell’aria, nuovi materiali per la produzione di energia pulita, gestione delle infrastrutture critiche, biotecnologie, chimica computazionale, fluidodinamica per il settore aerospaziale e codici per la fusione nucleare. CRESCO6 affianca gli altri due supercomputer dell’Agenzia (da circa 125 TeraFLOPS complessivi) già istallati e operativi nel Centro ricerche ENEA di Portici.

ENEA è l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, con 9 centri di ricerca in tutta Italia e oltre 2.600 dipendenti. Nel ruolo di coordinatore del programma nazionale di ricerca sulla fusione e partner dell’agenzia europea Fusion for Energy (F4E) e del Consorzio EUROfusion, ENEA contribuisce ai maggiori programmi internazionali nel settore: oltre a ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor) – la macchina per la fusione in via di realizzazione in Francia, a Cadarache  –anche DEMO, il reattore che dopo il 2050 dovrà immettere energia elettrica da fusione nucleare in rete e Broader Approach, l’accordo euro-nipponico finalizzato a una più rapida esecuzione del programma di ricerca mondiale sulla fusione nuclearewww.enea.it

CINECA è il Consorzio Interuniversitario di Calcolo con sede a Casalecchio di Reno, il maggiore centro di calcolo in Italia. Fondato nel 1969 senza scopo di lucro, è costituito da 67 Università italiane, 9 Enti di Ricerca e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Da oltre quarant’anni offre supporto alle attività di ricerca della comunità scientifica tramite il supercalcolo e le sue applicazioni grazie a un’infrastruttura tecnologica tra le più potenti al mondo; realizza sistemi gestionali per le amministrazioni universitarie e il MIUR; progetta e sviluppa sistemi informativi per imprese, sanità e pubblica amministrazione. www.cineca.it

EUROfusion è il consorzio europeo per la ricerca sulla fusione nucleare al quale aderiscono 29 istituzioni di ricerca di 27 Paesi. Dal mese di luglio è guidato dall’italiano Ambrogio Fasoli, responsabile del programma fusione svizzero e docente de l’École Polytechnique Fédérale de Lausanne. Istituito nel 2014 gestisce e finanzia attività di ricerca nel campo della fusione nucleare per conto di Euratom. www.euro-fusion.org.

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