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Rifiuti: l’Europa punta a limitare le microplastiche

Nel Mediterraneo la tartaruga Caretta Caretta è la principale vittima dell’intrappolamento da plastica

Nuovo report del WWF in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani fotografa gli effetti su specie e salute del consumo di plastica dei paesi europei per il bacino del Mediterraneo. Lanciata una petizione con 4 richieste alle istituzioni italiane

Il Parlamento europeo chiede che tutti gli imballaggi di plastica siano resi riciclabili entro il 2030 e che l’utilizzo di plastica monouso e di microplastiche venga ridotto

Economica e duratura, la plastica è ampiamente utilizzata in Europa ma la sua crescente popolarità è accompagnata da un aumento incessante della quantità di rifiuti, che genera conseguenze negative sia sull’ambiente che sulla salute umana.

Ogni anno gli europei generano 26 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica ma meno del 30% viene raccolto per essere riciclato. Una parte viene esportata per essere smaltita da paesi terzi mentre il resto va in discarica, viene incenerito oppure, nel peggiore dei casi, non viene raccolto e finisce per disperdersi nell’ambiente, inquinando soprattutto foreste, spiagge, fiumi e mari.

Nel tentativo di contrastare l’inquinamento da plastica, la Commissione europea ha adottato una strategia a gennaio che propone di rendere tutti gli imballaggi di plastica riutilizzabili o riciclabili entro il 2030 e al contempo di ridurre il consumo di materie plastiche monouso e di microplastiche.

Che cosa sono le microplastiche

Il Parlamento europeo ha approvato una relazione che accoglie positivamente la proposta della Commissione europea, e propone inoltre una serie di misure per proteggere ulteriormente l’ambiente e allo stesso tempo per aumentare la fiducia dei consumatori.

Gli europarlamentari chiedono che l’utilizzo di microplastiche appositamente aggiunte (ad esempio nei cosmetici e nei prodotti per la cura personale e per la pulizia) venga vietato entro il 2020 e che il rilascio involontario di microplastiche (ad esempio nei tessuti sintetici pneumatici e nei mozziconi di sigaretta) venga ridotto significativamente alla fonte.

Per accrescere la fiducia dei consumatori il Parlamento propone anche l’introduzione di requisiti sul contenuto riciclato minimo di alcuni prodotti di plastica e di standard di qualità per le materie plastiche riciclate.

“Fino ad ora abbiamo esternalizzato la gestione dei rifiuti di plastica a paesi come la Cina ma la Cina ha recentemente deciso di vietare tutte le importazioni di rifiuti plastici UE, quindi dobbiamo agire ora, dobbiamo innovare e dobbiamo investire”, ha affermato il relatore Mark Demesmaeker (ECR, BE).

La Commissione per l’ambiente sta attualmente esaminando la proposta della Commissione sul divieto di commercializzare prodotti in plastica monouso (come posate, piatti e cannucce) e attrezzi da pesca. Le nuove norme obbligherebbero inoltre i produttori a contribuire ai costi di gestione e bonifica dei rifiuti di plastica. Il voto è previsto per Ottobre.

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