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Direttiva copyright, Mogol: “Guerra tra soldi e cultura”

Cisac Violazione diritti d’autore, la Corte di Cassazione dà ragione ai Provider: trasportano solo dati. La colpa è delle piattaforme

Il nuovo presidente SIAE Mogol alla vigilia del voto sulla Direttiva Copyright: “Domani a Strasburgo sarà la guerra tra i soldi e la cultura. Speriamo che vinca la cultura”

“Domani a Strasburgo sarà la guerra tra i soldi e la cultura. Speriamo che vinca la cultura” ha dichiarato il Maestro Mogol, da ieri Presidente della Società Italiana degli Autori ed Editori, alla vigilia del voto sulla riforma del copyright al Parlamento Europeo.

“La partita resta più che mai aperta. Lo status quo andrebbe a beneficio di una sola categoria: i giganti del web, che continuerebbero a lucrare su autori e creatori senza riconoscere loro il giusto compenso. L’esito peggiore sarebbe un voto negativo che bloccasse il mandato del Parlamento a negoziare con Commissione e Consiglio il testo finale e, quindi, decreterebbe di fatto la morte della riforma, dato che non ci sarebbero più i tempi tecnici per adottarla entro la fine del mandato di questo Europarlamento” aggiunge Mogol.

Domani gli eurodeputati saranno chiamati a votare la direttiva sul copyright, le nuove regole sui diritti d’autore, aggiornate per venire incontro alle esigenze del mondo digitale. Il dibattito in plenaria avrà luogo oggi, il voto mercoledì 12 settembre.

La Federazione Italiana Editori Giornali (Fieg) e l’associazione degli editori europei (Enpa) hanno chiesto a gran voce agli eurodeputati di approvare la direttiva.

Opinione condivisa da giornalistimusicistiscrittoriregisti e autori. Dalla loro parte anche la stragrande maggioranza dei cittadini:l’89% degli italiani è favorevole alla riforma. Il dato emerge da un’indagine “Copyright & US Tech Giants”.

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