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Epidemia di ebola in Congo: UNICEF invia aiuti

Ebola, UNICEF denuncia: saliti a 1.380 il numero di bambini orfani o non accompagnati nella Repubblica Democratica del Congo

Children wash their hands to help contain the Ebola outbreak before entering a classroom in the north-western city of Mbandaka, the Democratic Republic of the Congo. The Ebola outbreak was declared on May 8, 2018. UNICEF has installed hand-washing points in 50 targeted schools in affected areas in the port city. This is the ninth Ebola outbreak in the country since 1976. UNICEF supports the Government in its coordination of the response both from the country’s capital Kinshasa as well as in the affected area. UNICEF is focusing its response on communication activities in the communities to protect people from the disease and on water supply, hygiene and sanitation to prevent the spread of the disease. UNICEF has already sent a total of 45 kg of chlorine, five sprays, 50kg of soap and 28,000 water purification tablets to the area, as well as 600 posters and 6,000 leaflets to educate affected communities.

Nuova epidemia di Ebola nel nord del Congo: UNICEF invia 90 tonnellate di aiuti tra forniture idriche e igienico-sanitarie

L’UNICEF sta trasportando altre 90 tonnellate di aiuti, specie soprattutto forniture idriche e igienico-sanitarie, per contribuire a contenere l’ultima epidemia del virus Ebola (EVD) nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo (RDC), nel Nord-Kivu.

“Questi aiuti sono stati spediti dal nostro magazzino ventrale di Copenhagen, in Danimarca, nella Repubblica Democratica del Congo, e si aggiungono alle 14 tonnellate di aiuti che abbiamo già distribuito nelle zone colpite”, ha dichiarato il Dottor Gianfranco Rotigliano, Rappresentante dell’UNICEF nella Repubblica Democratica del Congo.

“Gli aiuti aumenteranno la capacità dell’UNICEF di informare e proteggere le comunità locali, promuovere l’accesso all’acqua potabile, a servizi igienici adeguati e a pratiche igieniche adeguate per aiutare a prevenire l’ulteriore diffusione della malattia e fornire sostegno psicosociale ai bambini e alle famiglie che ne hanno bisogno” ha aggiunto.

Grazie al contributo in natura di UPS, le forniture vengono trasportate per via aerea e stradale alle aree colpite via Goma e Kigali e comprendono: 10 milioni di compresse per la purificazione dell’acqua; 1 tonnellata di cloro; 40 serbatoi d’acqua per una capacità complessiva di 325 metri cubi; 2.000 kit per l’igiene della famiglia; 10.000 secchi e kit anti-diarrea.

Da quando l’epidemia di Ebola è stata dichiarata lo scorso 1° agosto, l’UNICEF ha installato 35 punti  per la clorazione, nonché unità di lavaggio delle mani in 45 luoghi pubblici e strutture sanitarie nelle zone colpite di Beni e Mangina nel Kivu settentrionale.

Inoltre, l’UNICEF ha sostenuto la distribuzione di manifesti e volantini per informare e prevenire (sulla diffusione di Ebola) e ha lavorato con le comunità, negli spazi pubblici e con le radio locali per promuovere pratiche igienico-sanitarie sicure che contribuissero a contenere la diffusione della malattia. Grazie a queste attività, l’UNICEF è riuscita a raggiungere 30.000 persone con messaggi di prevenzione salvavita.

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