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NTC 2018: i motivi del no dei geologi

Edilizia e costruzioni: in Toscana un protocollo con la Borsa Lavoro per agevolare l’incontro tra domanda e offerta

Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi interviene su NTC 2018 e Circolare esplicativa: “Il contributo della geologia nell’ambito delle costruzioni è stato relegato a un ruolo minimale e marginale”

L’aggiornamento delle “Norme Tecniche per le Costruzioni” del 2008 (le cosiddette NTC 2018) è stato pubblicato nella G.U. del 20 febbraio 2018. Contro queste norme (è bene ricordare che sono state approvate dall’Assemblea del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici nell’adunanza del 14 novembre 2014 già con il nostro voto contrario), il Consiglio Nazionale dei Geologi insieme a 13 Ordini regionali ha promosso, il 20 aprile scorso, un ricorso al TAR Lazio – Roma per l’annullamento, in parte qua, del decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in quanto la lettura del testo aggiornato evidenziava una palese e diffusa contrazione di conoscenze geologiche, con tutto ciò che ne consegue in termini di prevenzione e tutela, anche alla luce dei recenti eventi sismici che hanno interessato (in particolare, ma non solo) l’Italia centrale.

In precedenza, prima dell’approvazione definitiva delle NTC 2018, avevo speso anche parole positive nei confronti del C.S.LL.PP., con mie dichiarazioni favorevoli in merito al percorso intrapreso per la rivisitazione della norma, ma le aspettative sono state del tutto disattese e il risultato finale pessimo. Il contributo della geologia nell’ambito delle costruzioni, difatti, è stato relegato a un ruolo minimale e marginale, con il paradosso che una norma rivista per incrementare i livelli di sicurezza delle costruzioni non raggiunge l’obiettivo. Per questo motivo siamo stati costretti a proporre il ricorso, le cui principali contestazioni, in sintesi, sono state:

Nonostante il ricorso, le interlocuzioni con il C.S.LL.PP. e con il suo Presidente non sono mai venute meno: fino alla fine abbiamo sperato che le nostre istanze potessero essere recepite all’interno della Circolare, attraverso corrette e opportune spiegazioni di quello che le NTC in fondo non chiariscono del tutto, ma così non è stato. Il voto contrario del Consiglio Nazionale dei Geologi alla Circolare ne è venuto di conseguenza, non avendo questa assolutamente risolto le problematiche relative alla geologia insite in tanti capitoli della norma e che, in qualche caso, le esplicitazioni della circolare hanno addirittura peggiorato.

Quello che i geologi contestano è l’impostazione “di fondo” di norma e circolare, prive di cultura geologica del territorio e del costruito, che non contribuiscono affatto ad aumentare le condizioni di sicurezza delle costruzioni e del territorio. Inoltre i geologi disapprovano la struttura del C.S.LL.PP., dove i saperi geologici non contano, dove “altri”, in spregio a norme sovraordinate, si arrogano il diritto di decidere cosa deve fare il geologo e cosa deve contenere la relazione geologica, prendendo anche colossali cantonate. Non potevamo assumerci la responsabilità di condividere tutto questo.

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