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Verba Manent: la mostra si trasferisce a Monte San Martino

Dal 9 Agosto, ore 18,00, al 9 Settembre 2018 alla Chiesa della Madonna delle Grazie a Monte San Martino la mostra Verba Manent. Frammenti per voce sacra nel sembiante di un oracolo

Dal 9 Agosto, ore 18,00, al 9 Settembre 2018 alla Chiesa della Madonna delle Grazie a Monte San Martino la mostra Verba Manent. Frammenti per voce sacra nel sembiante di un oracolo

Dal 9 Agosto, ore 18,00, al 9 Settembre 2018 alla Chiesa della Madonna delle Grazie a Monte San Martino la mostra Verba Manent. Frammenti per voce sacra nel sembiante di un oracolo

Dopo il successo di pubblico e di critica ottenuto a Sarnano, la mostra di scultura VERBA MANENT” Frammenti per voce sacra nel sembiante di un oracolo, si trasferisce a Monte San Martino, altro suggestivo Borgo dei Monti Sibillini, poeticamente ribattezzati da Giacomo Leopardi, Monti Azzurri. Un azzurro adamantino che conferisce a questi luoghi un fascino tutto particolare e un’atmosfera magica che si tinge di mistero. Non è un caso che secondo la leggenda, nel profondo delle visceri di questi Monti a un orecchio attento sia dato sentire riecheggiare la voce sacra dell’oracolo.

Scrive al riguardo Giovanni Scardovi nella prefazione del catalogo dedicato alla mostra “VERBA MANENT” Frammenti per voce sacra nel sembiante di un oracolo: “Oggi noi celebriamo con queste sculture la magia e l’enigma misterico di questo territorio, teatro delle profezie di questa figura oracolare, abitante le grotte dei Monti Sibillini, a lei si attribuiscono mitologie arcaiche prodotte dal vaticinio dei responsi. Questa mostra è così una celebrazione di questo oracolo diventato genio del luogo ed evocante antichi poteri femminili tramandati nel tempo”.

Ed é al mito e al mistero della Sibilla appenninica che sono dedicati i lavori dei sei maestri che hanno aderito all’evento espositivo. Negli stupendi spazi della Chiesa della Madonna delle Grazie di Monte San Martino si potranno ammirare in mostra ben diciannove suggestive sculture, prevalentemente in terracotta, di cui parecchi inediti realizzati per l’occasione.

Promosso dall’Unione Montana dei Monti Azzurri, con il patrocinio del Comune di Monte San Martino, Comune di Sarnano, in collaborazione con l’Associazione Culturale LOGOS, Casa Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi, Acca Edizioni e Galleria Ess&rrE di Roma, l’evento espositivo si inscrive nell’ambito delle manifestazioni legate all’evento SIBILLA: ORACOLO APPENNINICO e nell’ambito del più ampio progetto “La Sibilla e i nuovi visionari”.

Afferma in merito Giampiero Feliciotti, presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri: “Il festival “La Sibilla e i nuovi visionari” è un progetto volto alla valorizzazione culturale e turistica del territorio dell’entroterra Maceratese alle pendici dei Monti Sibillini, da Leopardi chiamati Monti Azzurri poiché ogni mattina aprendo la finestra egli poteva, dal colle di Recanati, gustare questa cornice dei Sibillini “azzurrastri”, una colorazione affascinate e misterica determinata dalla nebbia, ma che conferiva, e tuttora conferisce, loro la magia di un’apparizione quasi ultraterrena. L’idea – molto interessante – e’ stata sposata dall’Unione Montana dei Monti Azzurri, per un Festival, ideale per l’estate 2018, da rendere ripetibile negli anni. Le progettualità connesse non potranno che essere condivise per le finalità espresse dai promotori nell’anno Europeo del Patrimonio Culturale che si fregia del motto “Il nostro Patrimonio: dove il passato incontra il futuro” il cui obiettivo è di incoraggiare il maggior numero di persone a scoprire e a lasciarsi coinvolgere dal patrimonio culturale dell’Europa, rafforzando il senso di appartenenza a un comune spazio europeo”. “Quale miglior occasione – commenta il presidente – durante l’evento SIBILLA: ORACOLO APPENNINICO, di una bella mostra, dal titolo emblematico “VERBA MANENT”. Frammenti per voce sacra nel sembiante di un oracolo, di 6 artisti che ci propongono 19 suggestive sculture sulla Sibilla?”.

La mostra si pone, infatti, come suggestione visiva di tale contesto culturale, strettamente identitario del luogo e della realtà contemporanea in cui è inserito. Gli artisti invitati a partecipare all’evento hanno così avuto la possibilità di confrontarsi con la vivida atmosfera suggestiva che ancora abita questi luoghi carichi di fascino e seduzione, con la doppiezza diabolica di ciò che attrae nell’inconoscibile e nel misterico di storie così profondamente radicate e fondanti l’etnoantropologia di un territorio. “L’intento è quello di continuare a dar voce a quella voce che per voce divina oracolava, mantenendone viva la fiamma, preservandone il sibilo” (A. Gross).

Ad assolvere questo compito sono stati chiamati gli scultori Alberto Bambi, Gianni Guidi, Sergio Monari, Giovanni Scardovi, Sergio Zanni, Mario Zanoni, che da sempre con il loro lavoro indagano il mondo del mito e gli enigmi dell’arcano. 

La mostra è a cura di Marilena Spataro e Alberto Gross.

Catalogo in galleria (Testi di Giampiero Feliciotti, Giovanni Scardovi, Alberto Gross, Francesca Tuscano) a cura di Marilena Spataro – Acca edizioni Roma

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