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UNICEF: in Mali condizioni drammatiche per l’infanzia

Appello del Direttore generale UNICEF Henrietta H. Fore nella sua prima missione sul campo in Mali. Nel Paese oltre 850.000 bambini sotto i cinque anni sono a rischio di malnutrizione acuta

On 28 May in Mali, UNICEF Executive Director Henrietta H. Fore watches as a child receives a vacinaion during her visit to the health centre, Centre de Sante Communautaire de Safo, in the suburbs of Bamako, the capital of Mali. In May 2018, six years after the start of the armed conflict in the north of Mali in 2012, violence is on the rise while children continue to be denied their right to food, education and survival. More than 850,000 children under the age of five are at risk of global acute malnutrition this year including 274,000 who face severe malnutrition and are at imminent risk of death. Severe acute malnutrition rates are highest in the conflict affected areas in the north, exceeding 15 per cent in Timbuktu. More than a million children in Mali are out of school – a 30 per cent increase since 2009 where 637,000 children were reported to be missing out on their education. To date, 750 schools remain closed in the northern and central parts of the country due to insecurity, affecting over 300,000 school-age children. With 1 in 28 newborns dying every year, Mali is one of the top 10 countries with the highest newborn mortality rates in the world. UNICEF stresses the need to put children at the heart of the sustaining peace and preventing conflict in Mali. Investing in children and young people, especially girls, is investing in peace and in the future of Mali. UNICEF is working with partners and through its field offices in Timbuktu, Gao and Mopti to deliver health, water and sanitation, nutrition, education and child protection services to children in inaccessible communities. More than 70 security incidents affecting humanitarians have been registered since the beginning of the year. UNICEF’s $37 million appeal for the current year has a 78 per cent funding gap.

Appello del Direttore generale UNICEF Henrietta H. Fore nella sua prima missione sul campo in Mali. Nel Paese oltre 850.000 bambini sotto i cinque anni sono a rischio di malnutrizione acuta

Secondo l’UNICEF, con il peggioramento delle condizioni di sicurezza in Mali, ai bambini viene negata l’opportunità di sopravvivere, imparare e crescere sani. “I bambini del Mali soffrono in silenzio, lontano dall’attenzione del mondo”, ha dichiarato Henrietta H. Fore, Direttore generale UNICEF, durante una missione sul campo nel Paese. “In mezzo alla crescente violenza, sempre più bambini soffrono la fame, non ricevono più un’istruzione e muoiono nei primi giorni di vita”.

Quest’anno più di 850.000 bambini sotto i cinque anni sono a rischio di malnutrizione acuta, 274.000 dei quali sono a rischio di malnutrizione grave e di morte imminente. Ciò rappresenta un aumento del 34% ed è dovuto in gran parte al peggioramento della situazione della sicurezza alimentare in alcune parti del paese.

I tassi di malnutrizione acuta grave sono più alti nelle zone colpite dal conflitto nel nord del paese, superando il 15% a Timbuktu, mentre lo scarso interesse dei donatori ha reso più difficile l’acquisto della quantità necessaria di cibo terapeutico, cruciale per curare i bambini malnutriti.

Oltre un milione di bambini in Mali attualmente non frequenta la scuola primaria, con un aumento del 30% rispetto al 2009. Ad oggi, 750 scuole sono chiuse nel nord e nel centro del paese a causa dell’insicurezza che colpisce oltre 300.000 bambini in età scolare. Un altro milione di bambini non frequenta la scuola secondaria.

Con 1 neonato su 28 che muore nel primo mese di vita, il Mali è tra i primi 10 paesi con il più alto tasso di mortalità neonatale al mondo. Anche la mortalità materna è tra le più elevate al mondo, con una donna su 27 che può morire per cause legate alla gravidanza.

Durante la sua missione nella capitale della nazione, la Fore ha sottolineato l’importanza dei processi di costruzione della pace e della coesione sociale, compresa la pari inclusione delle ragazze nell’istruzione, nell’assistenza sanitaria e nella protezione, come condizioni fondamentali per la pace e lo sviluppo.

“Se vogliamo vedere un futuro migliore per i bambini del Mali, è necessario investire oggi nel loro benessere”, ha dichiarato la Fore, durante una visita a una scuola locale nella periferia di Bamako. Dobbiamo porre i bambini al centro delle nostre politiche e dei nostri sforzi per la costruzione della pace. Da questo dipende il loro futuro e la loro stessa sopravvivenza”.

Lavorando con i partner e attraverso cinque uffici sul campo, anche nelle aree di conflitto, l’UNICEF fornisce servizi sanitari, idrici e igienici, nutrizionali, per l’istruzione e di protezione dell’infanzia ai bambini delle comunità inaccessibili, dato che l’insicurezza spesso ostacola la capacità di risposta.

Tuttavia, i fondi sono ancora scarsi. Quasi l’80% dell’appello umanitario dell’UNICEF, pari a 37 milioni di dollari per il 2018, non è ancora stato finanziato. Sono urgentemente necessarie ulteriori risorse per consentire all’UNICEF di fornire ai bambini del Mali il sostegno necessario per salvare loro la vita.

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