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Fatturazione mensile: procedimento Agcom contro Tim e Wind Tre

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Le compagnie telefoniche devono immediatamente ritirare gli aumenti delle tariffe annunciati da Aprile

Agcom avvia un procedimenti per verificare la trasparenza delle informazioni e il rispetto del diritto di recesso degli operatori Tim e Wind Tre

L’Agcom, nell’ambito dell’attività di vigilanza sul ripristino della cadenza mensile della fatturazione e dei rinnovi delle offerte dei servizi di comunicazioni elettroniche, ha avviato un procedimento sanzionatorio per condotta non conforme alle disposizioni di settore, con particolare riferimento all’art. 70 del Codice delle comunicazioni elettroniche, nei confronti degli operatori TIM S.p.A e Wind Tre S.p.A.

“Il Consiglio dell’Autorità ha preso in esame la riformulazione delle modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali poste in essere dagli operatori successivamente al provvedimento n. 27087 con cui l’Autorità garante della concorrenza e del mercato è intervenuta nei confronti di Assotelecomunicazioni, TIM S.p.A, Wind Tre S.p.A, Fastweb S.p.A. e Vodafone S.p.A. in relazione all’asserita intesa concernente la determinazione delle modifiche di prezzo comunicate agli utenti in occasione della rimodulazione del ciclo di fatturazione in ottemperanza alla legge 172/2017” si legge in una nota Agcom.

“A seguito della rideterminazione da parte degli operatori dell’originario aumento dei rinnovi delle offerte, l’Autorità ha richiamato TIM S.p.A e Wind Tre S.p.A al rispetto degli obblighi previsti dalla normativa di settore in materia di informativa nei confronti degli utenti interessati dalla nuova manovra al fine di consentire, anche mediante il legittimo esercizio del diritto di recesso, scelte contrattuali consapevoli” spiega ancora l’Autorità.

“In esito al monitoraggio svolto, è emerso che gli operatori richiamati non hanno assicurato, per il tramite delle comunicazioni rese all’utenza finale tramite SMS e sito aziendale, informazioni chiare, complete e trasparenti, risultando le stesse non adeguate per comprendere le reali condizioni economiche e così consentire agli utenti di scegliere se esercitare il diritto di recesso. È emerso altresì che le informative non hanno rispettato il quadro regolamentare in materia di diritto di recesso, con particolare riferimento alle modalità per esercitarlo. Per questi motivi è stato avviato un procedimento sanzionatorio” conclude Agcom.

Codacons: “Accolto il nostro esposto, oora risarcimenti agli utenti”

Accolto in pieno l’esposto presentato nelle settimane scorse dal Codacons contro la mancanza di trasparenza in merito ai diritti degli utenti e al recesso da parte delle compagnie telefoniche.

“Siamo stati l’unica associazione a segnalare all’Antitrust e all’Agcom i comportamenti scorretti degli operatori telefonici dopo lo stop alle fatturazioni a 28 giorni” spiega il presidente Carlo Rienzi.

“Dopo l’Antitrust anche l’Agcom ci riconosce oggi pienamente ragione accogliendo le richieste contenute nel nostro esposto e aprendo un procedimento sanzionatorio contro Tim e Wind Tre. Non garantire trasparenza e non informare gli utenti circa il diritto di recesso equivale a modificare i comportamenti economici dei consumatori e pertanto chiediamo all’Autorità di disporre forme di indennizzo per i clienti delle due compagnie telefoniche danneggiati dai comportamenti scorretti” conclude Rienzi.

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