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Coldiretti, 50 mila pecore tosaerba a Roma

ISMEA certifica le ragioni della protesta dei pastori sardi: crollano i prezzi del latte ovino, valori sotto il livello dei costi di produzione. Coldiretti: intervenga l'Antitrust

Pecore utilizzate per tagliare i prati dei parchi e delle ville: “Scelta ecologica e opportunità colta già in molte altre realtà”

Con cinquantamila pecore allevate nel comune di Roma, la Capitale può contare su un vero esercito di tosaerba naturali. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla possibilità del comune di avvalersi della collaborazione di interi greggi per tagliare i prati dei parchi e delle ville, prospettata dall’assessore all’ambiente Pinuccia Montanari su indicazione della sindaca Virginia Raggi.

“Una opportunità che è stata colta già in molte altre realtà e che – sottolinea la Coldiretti – consente di sostituire falciatrici e decespugliatori, abbattere rumori ed emissioni e garantire in più la concimazione naturale delle aree verdi”.

“Una scelta ecologica – precisa la Confederazione – per ridurre l’inquinamento e favorire l’integrazione tra città e campagna. In questo modo trae vantaggio l’ambiente, essendo le pecore falciatori a impatto zero, ma anche l’allevatore grazie alla disponibilità di un pascolo a fronte di una progressiva riduzione degli spazi verdi. Si tratta di fatto di una alternativa moderna alla transumanza che per secoli ha caratterizzato l’allevamento delle pecore ma che ora è resa difficile dall’urbanizzazione che ha drasticamente limitato le aree libere al pascolo”.

“La possibilità per i pastori di svolgere questa attività di manutenzione del verde è resa possibile dalla legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) che – conclude la Coldiretti – ha spinto la rinascita dell’agricoltura italiana allargando i confini dell’imprenditorialità agricola e aprendo a nuove opportunità occupazionali anche nei servizi ambientali nel pubblico e nel privato”.

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