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Smog, solo 31 metri quadrati a testa di verde nelle città

Le polveri sottili sono da sempre un acerrimo nemico della salute: possono essere facilmente inalate e, raggiungendo i polmoni, possono causare sei problemi di salute

Nei bambini con meno di cinque anni, il 33% delle malattie è causato da fattori ambientali

L’Unione europea valuta il deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia per violazione delle norme anti smog: nel nostro Paese ancora pochi spazi verdi

Con appena 31 metri quadrati di verde urbano a testa le città italiane non riescono a rompere l’assedio dello smog, con valori sotto la media per le metropoli come i 22 metri quadrati di Torino, i 17,9 di Milano e i 13,6 di Napoli. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Istat in relazione al fatto che la settimana prossima l’Italia e altri Paesi, tra cui Germania, Francia e Gran Bretagna, potrebbero essere deferiti alla Corte di Giustizia Ue per aver violato le norme europee anti smog.

In particolare per l’Italia la contestazione riguarda il superamento dei limiti di PM10, le cosiddette polveri sottili, con valori oltrepassati in decine di città per diversi giorni.

“Una battaglia – spiega Coldiretti – che si può vincere potenziando il verde urbano visto che una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili e un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno”.

“In questo contesto è positivo per il 2018 l’introduzione con l’ultima manovra del “bonus verde” con detrazioni del 36% per la cura del verde privato quali terrazzi e giardini, anche condominiali. Si tratta – sostiene la Coldiretti di una misura importante per favorire la diffusione di parchi e giardini in città capaci di catturare le polveri e di ridurre il livello di smog sempre più pericoloso per la salute considerato che sul continente europeo ogni anno sono 500mila i morti causati dell’inquinamento secondo una stima dell’Oms”.

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