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Giornata Mondiale della Terra: a Roma torna il “Villaggio”

Tante iniziative in tutta Italia per la Giornata Mondiale della Terra 2018, che dal 1970 viene celebrata in tutto il mondo il 22 aprile. A Roma ha aperto il “Villaggio per la Terra”, il multi-evento organizzato da Earth Day Italia da sabato 21 a mercoledì 25 aprile

Tante iniziative in tutta Italia per la Giornata Mondiale della Terra 2018, che dal 1970 viene celebrata in tutto il mondo il 22 aprile. A Roma ha aperto il “Villaggio per la Terra”, il multi-evento organizzato da Earth Day Italia da sabato 21 a mercoledì 25 aprile

A Roma torna il Villaggio della Terra, il multi-evento organizzato da Earth Day Italia da oggi fino a mercoledì 25 aprile

Tante iniziative in tutta Italia per la Giornata Mondiale della Terra 2018, che dal 1970 viene celebrata in tutto il mondo il 22 aprile.

A Roma ha aperto il “Villaggio per la Terra”, il multi-evento organizzato da Earth Day Italia da sabato 21 a mercoledì 25 aprile (Galoppatoio di Villa Borghese). Nel corso dei cinque giorni della kermesse, organizzata in 17 “piazze virtuali” che corrispondono agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu al 2030, ENEA propone un percorso multidisciplinare con filmati, laboratori, esposizioni e workshop.

L’uso e l’abuso del materiale più emblematico della nostra era, la plastica; agricoltura innovativa e sostenibile per ridurre i gas serra e proteggere i suoli; economia circolare, simbiosi industriale, città sostenibili sono alcuni dei temi di cui si discuterà.

Prendendo spunto dal tema della Giornata Mondiale della Terra 2018 dedicata alla lotta all’inquinamento da plastica, ENEA presenta la mostra “Plastica, dinamiche di un’era”, un percorso di immagini, letture e canzoni con l’obiettivo di non “criminalizzare” la plastica in sé ma piuttosto l’uso scorretto e l’abuso del materiale. La mostra racconta come la plastica abbia influenzato la nostra vita dagli anni ’60, quando divenne sinonimo di benessere, in termini di modernità e accessibilità a una moltitudine di oggetti.

“Le plastiche, o meglio i materiali polimerici, per leggerezza e resistenza si prestano a mille usi quotidiani. Inoltre nascono dalle sedimentazioni millenarie che hanno generato il petrolio e pertanto appartengono alla Terra; per questo motivo pensiamo che il cambiamento debba passare necessariamente per una svolta radicale che comprenda anche una riflessione sui nostri consumi e comportamenti”, commenta Loris Pietrelli della Divisione Protezione e valorizzazione del territorio e del capitale naturale dell’ENEA.

“Il percorso che proponiamo al Villaggio per la Terra parte dalla scoperta dei polimeri del nostro premio Nobel per la chimica Giulio Natta al boom economico, passando per l’arte e il grande design italiano fino a toccare il tema delle problematiche legate ai rifiuti, alla raccolta differenziata, al marine litter, alle opportunità del riciclo e dell’economia circolare”, conclude Pietrelli.

La transizione verso un’economia circolare è l’altro percorso tematico che ENEA presenta al “Villaggio per la Terra”, con soluzioni per eco-innovazione di processo, prodotto e sistema; ecologia industriale nell’intera catena di valore; strumenti integrati per l’uso e la gestione efficiente delle risorse; chiusura dei cicli sul territorio e nei sistemi produttivi; nuovi modelli di business e consumo come open source, pay per use e simbiosi industriale.

Le iniziative che la Commissione europea sta portando avanti sull’economia circolare rappresentano importanti passi avanti nella direzione del complesso percorso della chiusura dei cicli e dell’uso efficiente delle risorse che riguarda non solo la gestione dei rifiuti, ma l’intera catena del valore di prodotti, servizi e materiali”, commenta Laura Cutaia del Laboratorio Valorizzazione delle risorse nei sistemi produttivi e territoriali dell’ENEA.

“La Commissione europea ed il Comitato Economico e Sociale hanno promosso la costituzione della Piattaforma Europea degli Stakeholder per l’Economia Circolare – ECESP – e l’ENEA, unico rappresentante italiano, punta a favorire e accelerare la transizione verso la circular economy e a rappresentare le esperienze e le buone pratiche italiane in Europa. Inoltre, ENEA punta a diffondere come best practice i diversi progetti che sta portando avanti con la Rete italiana di simbiosi industriale (SUN – Symbiosis Users Network)”, conclude Cutaia.

ENEA presenta anche dei focus dedicati alla lotta ai cambiamenti climatici e all’agricoltura sostenibile (piazze 2 e 13) con nuove tecnologie e soluzioni come l’agricoltura di precisione, una gestione agricola basata su nuove tecniche di misurazione e monitoraggio che consentono di modulare l’uso di nutrienti, acqua e pesticidi secondo le specifiche esigenze delle colture e del suolo; ma anche pratiche dell’agricoltura conservativa basate sulla lavorazione “a strisce”, la semina su sodo e la minima lavorazione, in grado di prevenire i fenomeni di degrado e contribuire alla protezione dei suoli, riducendo le emissioni di gas serra.

“La riduzione delle emissioni climalteranti in agricoltura è fondamentale sia perché il settore vi contribuisce in maniera rilevante sia perché risente più di altri delle conseguenze dei cambiamenti climatici”, sottolinea Nicola Colonna, responsabile del Laboratorio Sostenibilità, Qualità e Sicurezza delle produzioni agroalimentari dell’ENEA. “Nell’ambito del progetto AGRICARE, ENEA sta realizzando un software user friendly ad accesso libero per gli agricoltori, in grado di calcolare i benefici derivanti dall’introduzione di tecniche più green di coltivazione in termini di riduzione dei consumi energetici e delle emissioni”, conclude Colonna.

L’ENEA a “Villaggio per la Terra” è anche multimedialità con filmati e immagini dei progetti “Florintesa”, che mira a potenziare, divulgare e promuovere la rete degli orti botanici e dei giardini storici d’Italia, e “AGRICARE” (AGRIculture to decrease CARbon Emissions), dedicato alla lotta ai cambiamenti climatici e alla promozione di una agricoltura sostenibile.

Anche l’INGV al Villaggio per la Terra 2018

Appuntamento anche con l’INGV, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, al Villaggio per la Terra 2018. Un ricco programma di seminari, laboratori didattici e incontri con i ricercatori dedicato alla conoscenza e alla tutela del nostro Pianeta. Dalla scoperta dei segreti dei vulcani agli approfondimenti degli aspetti più sconosciuti dei terremoti, fino alle avvincenti storie multimediali sui fenomeni sismici del nostro territorio, sono solo alcune delle iniziative organizzate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) in occasione del Villaggio per la Terra 2018.

Presso lo stand, allestito al Galoppatorio di Villa Borghese, anche quest’anno l’INGV propone un programma ricco di attività rivolte a scuole e famiglie, con l’obiettivo di diffondere una maggiore sensibilizzazione verso l’ambiente attraverso il divertimento, la conoscenza e le esperienze, conciliando l’aspetto ludico con i contenuti scientifici.

Dalle 9.30 alle 17.00 sarà possibile partecipare ai laboratori di sismologia e vulcanologia, per conoscere le differenze tra una eruzione effusiva ed esplosiva, e per approfondire gli aspetti più sconosciuti dei terremoti. I visitatori potranno, inoltre, esplorare le story maps sui terremoti e sul rischio sismico, una combinazione di mappe interattive e applicazioni che raccontano vari aspetti della sismicità, del monitoraggio e del rischio sismico del nostro territorio.

In particolare saranno presentate 4 story maps che tratteranno la sequenza sismica del 2016 in Italia centrale, i principali eventi sismici negli ultimi 50 anni e l’integrazione tra sismicità in tempo reale e database sismologici. Sarà possibile, inoltre, osservare in diretta il lavoro di monitoraggio della sismicità italiana attraverso la rete sismica nazionale, all’interno della tenda in dotazione al Centro Operativo Emergenza Sismica (COES). La tenda rappresenta il presidio INGV in area epicentrale, in occasione di una emergenza sismica, e ospita, al suo interno, una postazione mobile della sala di sorveglianza INGV.

Non mancheranno gli incontri con i ricercatori dell’INGV che il 21 aprile alle 17.00, presso Piazza Obiettivo 7, tratteranno il tema dell’energia geotermica, mentre il 25 aprile alle 16.00, presso Piazza Obiettivo 9, parleranno della comunicazione dei terremoti.

In caso di pioggia, i laboratori saranno sospesi.

Per eventuali variazioni di programma, controllare il sito www.villaggioperlaterra.it.

L’evento è inserito nel programma delle manifestazioni per la Giornata Mondiale della Terra delle Nazioni Unite – giunta quest’anno alla 48ª edizione – che rappresenta il momento di sensibilizzazione alla tutela del Pianeta più impattante al mondo, mobilitando ogni anno oltre un miliardo di persone nei 193 Paesi dell’ONU.

Giornata Mondiale della Terra al Cinema: nei The Space il documentario “Earth – Un giorno straordinario”

In occasione della Giornata Mondiale della Terra, manifestazione indetta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per celebrare il nostro Pianeta, arriva nei cinema The Space, solo dal 22 al 24 aprile, Earth – Un giorno straordinario. Prodotto dalla BBC Earth Films e diretto dai britannici Richard Dale e Peter Webber, insieme al regista cinese Fan Lixin, il documentario è l’atteso seguito di Earth – La Nostra Terra e offre un viaggio stupefacente che rivela l’eccezionale potenza della natura.

Narrata da Diego Abatantuono con umorismo ed emozione, Earth – Un Giorno Straordinario è un’affascinante avventura per il grande schermo adatta alle famiglie. Al centro delle superlative riprese, un cast di personaggi incredibili: un cucciolo di zebra che cerca disperatamente di attraversare un fiume in piena, un pinguino che sfida eroicamente la morte per sfamare la sua famiglia, un branco di capodogli a cui piace sonnecchiare in posizione verticale e un bradipo in cerca d’amore.

Inoltre, lunedì 23 e martedì 24 sarà proiettato nelle sale del circuito The Space anche Quando corre Nuvolari, ultimo film del compianto Tonino Zangardi dedicato alla figura di Tazio Nuvolari. Uno dei più grandi piloti automobilistici del Novecento, celebre per il suo coraggioso modo di guidare, per le vittorie ottenute e per le decine di incidenti mortali in cui si è salvato.

Il film, girato nel 2016 volutamente in bianco e nero, grazie alla raffinata fotografia diretta da Gianluca Gallucci, sviscera a 360 gradi e per la prima volta nella storia del cinema, la vita professionale e privata del grande pilota che ha lasciato un segno indelebile nel cuore degli appassionati del mondo delle quattroruote e nel mondo delle corse. Nel cast anche Alessandro Haber.

Il WWF lancia la giornata “senza plastica”

È questo il contributo del WWF per l’Earth Day che si celebra domenica 22 aprile in tutto il mondo, quest’anno dedicato proprio alla lotta contro l’inquinamento da plastica, una materia che si è diffusa in ogni settore della nostra vita da oltre 50 anni, utilizzata in un’infinità di ambiti , dagli imballaggi alle costruzioni, dall’arredamento ai trasporti, vestiario, assistenza sanitaria, elettronica. Nei prossimi 20 anni si prevede il raddoppio della produzione attuale e entro il 2050 una quadruplicazione, data in cui alcuni scienziati pensano ci possa essere più plastica che pesci negli oceani.

La giornata senza plastica del WWF, lanciata come anteprima del prossimo numero della rivista Panda, la rivista del WWF, è una guida che aiuta a cambiare stile di vita seguendo tutte le fasi di una giornata ‘tipo’, dalla colazione alla ginnastica in palestra, dall’ufficio alla spesa.

I suggerimenti per uscire dalla ‘dipendenza’ dalla plastica si basano su tre regole fondamentali: no al monouso, occhio all’etichetta per detergenti e cosmetici, sì al refill (prodotti alla spina). Ogni gesto rappresenta un taglio netto alla nostra ‘plastica quotidiana’  ed è un contributo semplice ma fondamentale alla difesa del pianeta.

Si comincia dal mattino: visto che il consumo ‘medio’ di spazzolini da denti nella vita di ognuno è di  almeno 300 pezzi, meglio scegliere quelli con testina intercambiabile. Lo stesso per i rasoi. Scegliere eco-ricariche per il bagnoschiuma, shampoo e altri detergenti. Possiamo risparmiare al mare le microplastiche, che avvelenano il sangue di balene e cetacei, se nell’etichetta di creme e bagnoschiuma non compare il polyethylene. Una colazione con tovagliette in cotone,  tazze e i piattini in vetro o ceramica al posto di quelli in melamina. Evitiamo prodotti troppo imballati, come merendine e biscotti, i  succhi di frutta confezionati ( meglio le spremute, centrifughe e frullati di prodotti freschi). Il caffè meglio se fatto con la moka o, per chi non può rinunciare all’espresso, con cialde compostabili visto che quelle di alluminio e plastica sono praticamente irriciclabili.

Occhio anche alla bustine del thè. Al momento delle pulizie di casa, se ci rendiamo conto che l’armadio è pieno di flaconi, riduciamone via via il numero usando i rimedi della nonna come aceto, limone, bicarbonato, thè, essenze naturali. Facciamo la nostra ‘battaglia’ per convincere i negozianti a dotarsi di prodotti alla spina nel vendere saponi liquidi di largo consumo. Possiamo tagliare ancora la nostra ‘plastica quotidiana’ usando guanti riutilizzabili e non mono-uso, pezze di cotone per spolverare e pezzette in cellulosa. Meglio mollette di legno per stendere i panni.

Anche l’ufficio può diventare plastic-free: no bicchierino di plastica alla macchinetta, meglio una tazzina ‘spaiata’ portata da casa.

Pranzo green con la schiscetta: si evitano stoviglie monouso, spese extra e si mangia anche meglio. Arriva l’ora della spesa, un momento strategico per una giornata liberi dalla plastica: l’opzione migliore  sarebbe il mercato, dove si possono usare le sporte di cotone al posto dei sacchetti di plastica.

Al supermercato combattiamo contro l’eccesso di polistirolo, vaschette e pellicole scegliendo prodotti sfusi al banco dei formaggi e salumi, carne, pesce, pane, reparto ortofrutta. Per uova o yogurt sì ai contenitori in carta o vetro. E poi scegliamo i formati famiglia al posto di confezioni con porzioni monodose, ricche di imballaggi.

Anche lo sport può essere amico della Terra se usiamo tappetini in fibra di bambù al posto di quelli sintetici. Per l’abbigliamento scegliamo tute, canottiere, t-shirt in tessuti naturali, che non rilasciano microplastica al momento del lavaggio. Ogni anno (fonte Ellen Mc Arthur Foundation)  mezzo milione di tonnellate di microfibre di plastica sono rilasciate nel mondo dal lavaggio dei tessuti sintetici, che equivale al 35% delle microplastiche primarie che entrano nell’oceano.

Borraccia al posto della bottiglietta di plastica per dissetarsi. Accappatoio e asciugamani in spugna e non in microfibra. Usiamo le ricariche per i flaconcini di shampoo e bagnoschiuma e abbandoniamo le monodosi. Anche i nostri amici animali, gatti, cani, possono ‘aiutarci’: ciotole in ceramica o acciaio, giocattoli in corda o in altri materiali diversi dalla plastica, sacchetti in bioplastica  per raccogliere gli escrementi, cucce di legno o cesti di vimini.

Persino l’ora dell’aperitivo nasconde inside: cannuccia e agitatore monouso, piatti, bicchieri, posate e vassoi in plastica? Tutto è sostituibile con materiali più durevoli, come carta o bambù. Al posto dei palloncini, festoni colorati di carta. La nostra Giornata ‘zero plastica’ sta per finire, è  l’ora di cena: la sfida più difficile  è quella del packaging dei prodotti alimentari. Impariamo a conservare i cibi sostituendo buste, pellicole e contenitori con quelli in vetro. Alternative alla plastica sono disponibili anche per cucchiai, spatole, taglieri, ciotole, piatti, tazze. Anche l’accendino può essere di metallo ricaricabile e non usa e getta.

UNICEF lancia il fumetto sul cambiamento climatico “TRé e Snow”

In occasione della Giornata Mondiale della Terra (domani, 22 aprile), l’UNICEF ricorda che ogni giorno nel mondo oltre 700 bambini muoiono per malattie legate ad acqua non pulita e a scarse condizioni igienico-sanitarie, quasi 600 milioni di bambini – 1 su 4 nel mondo – entro il 2040 vivranno in aree con risorse idriche estremamente limitate, e sono circa 17 milioni i bambini con meno di un anno di età che vivono in aree in cui l’inquinamento atmosferico è di almeno 6 volte superiore ai limiti internazionali.

L’inquinamento atmosferico può avere impatti sullo sviluppo della prima infanzia dei bambini, colpendo il loro sviluppo cerebrale. Oltre tre quarti dei bambini che vivono in aree duramente colpite da inquinamento atmosferico si trovano in Asia Meridionale, con 12,2 milioni di bambini che risiedono in zone in cui l’inquinamento atmosferico supera di 6 volte i limiti internazionali fissati dall’OMS. Nella regione dell’Asia dell’Est e del Pacifico vivono 4,3 milioni di bambini in aree in cui l’inquinamento supera di 6 volte i limiti.

In occasione della Giornata, l’UNICEF ha lanciato “TRé e Snow”, il suo primo fumetto sul cambiamento climatico realizzato da giovani. È stato ideato da Sona, una ragazza indiana di 21 anni, vincitrice del Climate Comic Contest dell’UNICEF, con il quale i bambini e i giovani sono stati invitati a disegnare e presentare personaggi dei fumetti che hanno eccezionali poteri per combattere il cambiamento climatico. Al contest hanno partecipato 2.900 ragazzi da 99 diversi paesi.

“TRé e Snow” racconta la storia di TRé, supereroe per metà umano e per metà albero, creato da uno scienziato che ha deciso di salvare la terra. TRé ha il potere della fotosintesi e riesce a trasformare l’anidride carbonica in ossigeno, ma non sopporta gli esseri umani, perché è stato costretto a passare la sua gioventù in laboratorio. Quando riesce finalmente a fuggire e arrivare in Amazzonia si sente subito a casa, in mezzo alla natura. Da quel momento comincia a utilizzare i suoi poteri per salvare la natura e dare agli esseri umani una seconda possibilità, prendendo un nuovo nome: Light. Il cambiamento climatico è causato principalmente dall’attività umana e ha un forte impatto su fenomeni meteorologici, come ondate di calore, inondazioni e siccità, che colpiscono i bambini più di chiunque altro nel mondo. Può portare a un aumento del numero di casi di malaria, febbre dengue e virus zika, può avere inoltre conseguenze sulla capacità dei bambini di andare a scuola a causa di inondazioni o motivi di salute.

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