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Bagarinaggio biglietti Roma-Liverpool: esposto del Codacons

Tiene banco il caso del bagarinaggio online per i biglietti dell'attesissima semifinale di Champions League Roma-Liverpool del prossimo 2 maggio. Presentato un esposto

I biglietti per la semifinale Roma-Liverpool di Champions League del prossimo 2 maggio sono andati esauriti in poco più di un paio d'ore. Sul web bagarinaggio online con prezzi stellari fino a 500 euro

Sui circuiti di secondary ticketing biglietti per la semifinale di Champions League a oltre 500 euro. L’associazione dei consumatori: “Vergognosa speculazione”

Tiene banco il caso del bagarinaggio online per i biglietti dell’attesissima semifinale di Champions League Roma-Liverpool del prossimo 2 maggio. La vendita libera dei tagliandi ha fatto registrare il sold out in appena tre ore e sul web, come denunciato nei giorni scorsi dal Codacons, appena chiusi i botteghini sono apparsi subito biglietti a prezzi stratosferici.

L’associazione dei consumatori ha presentato per questo un esposto contro il bagarinaggio online sui biglietti per Roma-Liverpool. L’associazione ha deciso di scendere in campo a tutela dei tifosi giallorossi, dopo che i tagliandi per la partita sono spariti nell’arco di poche ore presso i canali di vendita ufficiale per ricomparire subito dopo a prezzi stellari sui siti di secondary ticketing.

“È una vergogna – afferma il presidente Carlo Rienzi -. I ticket di ingresso all’Olimpico sono venduti sul web a tariffe superano i 500 euro dando vita ad una speculazione ignobile a danno dei tifosi e degli appassionati di calcio”.

“Molti cittadini nonostante ore e ore di fila non sono riusciti ad acquistare i biglietti, e subiscono ora oltre al danno la beffa, perché se vogliono assistere all’incontro con il Liverpool sono costretti a subire rincari sui prezzi dei biglietti superiori al 1000%” prosegue Rienzi.

“Per tale motivo abbiamo inviato un esposto urgente alla Polizia Postale, Antitrust e alla Procura di Roma affinché verifichino i fatti e puniscano qualsiasi fenomeno speculativo a danno degli utenti, valutando al contempo il blocco del cambio nominativo per i biglietti consentendo l’ingresso allo stadio solo agli effettivi titolari dei ticket” conclude il presidente Codacons.

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